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Morto investito a 21 anni mentre fa le flessioni sulla tangenziale a Milano: assolto conducente dell'auto

Assolto il conducente dell'auto che nel 2021 aveva travolto Isac Beriani, il 20enne morto mentre faceva flessioni sulla Tangenziale Est di Milano

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Nessuna colpa per la morte del 20enne Isac Djaniel Beriani, che in una notte del 2021 era stato investito mentre faceva le flessioni in mezzo alla Tangenziale Est a Milano, durante una sfida con degli amici. Il conducente che lo aveva travolto, allora 21enne, è stato assolto dall’accusa di omicidio stradale con la formula “perché il fatto non sussiste” dal gup, dopo per lui era stato chiesto il rinvio a giudizio con l’accusa di aver violato i limiti di velocità. Lo riporta Ansa.

Il caso

Stando all’imputazione, il 23enne sarebbe dovuto andare a processo per una “colpa specifica” nell’omicidio stradale di aver superato 130 km/h sulla tangenziale milanese, dove il limite di velocità è di 90 km/h. Elemento su cui le consulenze di parte sono in contrasto con le risultanze della Procura.

Il pm di udienza Pasquale Addesso, non titolare del fascicolo, ha chiesto per lui l’assoluzione sostenendo che anche se andava a velocità elevata mai avrebbe potuto mettere in conto che sulla strada avrebbe trovato “quell’ostacolo”, ovvero il giovane che faceva flessioni, e mai avrebbe potuto accorgersi ed evitarlo.

Assolto il conducente

L’imputato ha chiesto di essere giudicato con rito abbreviato e il gup Luca Milani ha accolto le richieste del pm e della difesa, emettendo la sentenza di assoluzione con formula piena.

Per i cinque ragazzi amici di Beriani che la notte dell’episodio erano con la vittima, indagati in passato per omissione di soccorso, è stata chiesta l’archiviazione.

Il 20enne morto mentre faceva le flessioni sulla Tangenziale Est di Milano

La morte del ragazzo sulla Tangenziale Est di Milano risale al 21 novembre del 2021, quando verso le 3.30 l’auto con a bordo Isac Beriani e altri cinque ragazzi accostano con l’auto, probabilmente perché uno dei passeggeri si era sentito male per via dei troppi drink.

Secondo le ricostruzioni, a quel punto il 20enne italo-argentino, anche lui in stato di ebrezza, decide per andare nella corsia di destra della carreggiata, la seconda in direzione nord, per cominciare fare flessioni in mezzo alla strada.

Dopo aver visto l’amico investito dall’auto che sopraggiungeva, i cinque amici si sarebbero allontanati “per paura”, salvo tentare di tornare sul posto, senza riuscirci perché lo svincolo era stato chiuso per l’arrivo dei soccorsi.

aula-tribunale Fonte foto: ANSA
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