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Morte Andrea Purgatori, nessuna metastasi al cervello: i risultati degli esami e cosa rischiano gli indagati

Sono stati conclusi gli esami istologici disposti dalla Procura di Roma nell'ambito delle indagini sulla morte di Andrea Purgatori

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Quando Andrea Purgatori è deceduto non erano presenti metastasi al cervello. È quanto emerge dagli esami istologici svolti nell’ambito dell’indagine della Procura di Roma sulla morte del giornalista, scomparso il 19 luglio scorso all’età di 70 anni.

I risultati degli esami

Gli esami istologici, disposti dalla Procura nell’ambito del fascicolo aperto per la morte di Andrea Purgatori, sono stati completati nella giornata di mercoledì 27 settembre.

L’attività si è svolta all’istituto di medicina legale del Policlinico di Tor Vergata dopo i prelievi effettuati nel corso della prima tranche dell’autopsia, svolta il 26 luglio scorso.

Secondo quanto riporta Ansa, dagli accertamenti svolti dai consulenti della Procura emerge che non c’è alcuna traccia di cellule tumorali nell’area del cervello del giornalista.

Le indagini

Adesso bisognerà stabilire se siano state le terapie alle quali è stato sottoposto Purgatori a eliminare le metastasi o se invece ci sia stata una diagnosi errata e quindi una cura dannosa.

La Procura di Roma sta valutando se avanzare la richiesta di incidente probatorio in modo da cristallizzare come prova i risultati della consulenza ma anche i primi referti in base alle quali venne fatta la diagnosi.

Morte Andrea Purgatori, non c'erano metastasi al cervello al momento del decesso: i risultati degli esamiFonte foto: ANSA
 Andrea Purgatori è deceduto il 19 luglio 2023 a Roma

Nell’inchiesta, avviata dopo una denuncia dei familiari di Purgatori, sono indagati due medici per omicidio colposo.

Il comunicato della famiglia Purgatori

“In relazione ai risultati preliminari della consulenza tecnica, circolati oggi, la famiglia Purgatori prende atto dell’assenza di metastasi cerebrali a carico di Andrea Purgatori”, affermano in una nota gli avvocati Alessandro e Michele Gentiloni Silveri, legali dei familiari del giornalista.

La famiglia, continuano, “come fin dall’inizio di questa vicenda continua ad confidare nell’operato della Magistratura, con l’unico intento di far accertare la verità degli eventi e le eventuali responsabilità”.

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