Due indagati per la morte del giornalista Andrea Purgatori: ipotesi omicidio colposo, le ultime sull'autopsia
Ci sono due persone indagate per la morte del giornalista Andrea Purgatori, deceduto all'età di 70 anni nella mattinata di mercoledì 19 luglio
Due persone sono state iscritte nel registro degli indagati nel procedimento aperto dalla Procura di Roma sulla morte del giornalista Andrea Purgatori, in seguito alla denuncia presentata dai familiari.
L’accusa
Nei confronti dei due indagati, che operano in una struttura di diagnostica di Roma, l’accusa – stando a quanto riferito dall’agenzia ‘AGI’ – è di omicidio colposo.
Le indagini
Secondo la stessa ‘Agi’, verranno sequestrate in giornata le cartelle cliniche del giornalista, morto il 19 luglio scorso in un ospedale romano dopo una “breve e fulminante malattia“. L’atto sarà eseguito dai carabinieri, coordinati dai magistrati romani, presso le cliniche dove il giornalista era in cura per un tumore ai polmoni e alcuni problemi cerebrali.
Sarebbe proprio su quest’ultima patologia medica che si concentrerebbero le indagini della Procura: sarà fondamentale chiarire se Andrea Purgatori avesse o meno delle metastasi al cervello, come sembrerebbe essere emerso dalle radiografie nella prima clinica che ha seguito il giornalista. Nei successivi accertamenti medici avvenuti in un’altra struttura di Roma, però, non sarebbero emerse metastasi. A parere dei medici, le lesioni sarebbero state, invece, segni di un’ischemia.
L’autopsia, molto probabilmente, verrà effettuata nella giornata di lunedì 24 luglio. Se l’esame confermerà la presenza di metastasi, l’indagine potrebbe andare verso un’archiviazione. In caso contrario si aprirà una battaglia tra medici legali, consulenti e periti di settore.
Gli accertamenti non si preannunciano rapidi. I magistrati, intanto, ascolteranno i medici che, dal 24 aprile al 19 luglio, hanno seguito Andrea Purgatori.
Andrea Purgatori è stato un giornalista, sceneggiatore, autore, attore e conduttore televisivo
Nessun commento dalla famiglia Purgatori
Al momento, i legali della famiglia del giornalista (gli avvocati Gianfilippo Cau e i colleghi Alessandro e Michele Gentiloni Silveri) preferiscono non aggiungere altro al comunicato di giovedì, nel quale si richiedeva appunto alla Procura di Roma di accertare “la correttezza della diagnosi refertata a Purgatori in una nota clinica romana e la conseguente necessità delle pesanti terapie a lui prescritte, e se, a causa dei medesimi eventuali errori diagnostici, siano state omesse le cure effettivamente necessarie”.
Quando si parla di cura prescritta, ha spiegato ancora l”Agi’, si farebbe riferimento a una pesante radioterapia al cervello con cui è stato trattato il giornalista.