Milano, tassista rifiuta il pos e distrugge i souvenir dei turisti: scoppia la polemica, il video è virale
Un video virale mostra un tassista di Milano mentre rifiuta il pos ad un passeggero: ne segue un alterco durante il quale distrugge dei souvenir
Fa discutere un nuovo video virale che ha per protagonista un tassista, a Milano: l’uomo avrebbe cercato di rifiutare il pagamento tramite pos, quindi avrebbe distrutto alcuni souvenir dei due turisti a bordo. Identificato, potrebbe essere sottoposto a provvedimento disciplinare.
- Taxi rifiuta il pos a Milano: scoppia la lite
- Il video è diventato subito virale
- La versione del turista australiano
Taxi rifiuta il pos a Milano: scoppia la lite
Il decreto-legge 36/2022 ha stabilito, senza ombra di dubbio, che anche i tassisti devono munirsi di pos e permettere ai clienti di pagare con carta di credito, prepagate o bancomat anche per cifre dagli importi ridotti. Tuttavia, stanno emergendo molte storie e polemiche su operatori del settore che rifiutano di adeguarsi alle regole.
L’ultimo esempio di questa ritrosia arriva da Milano, un episodio accaduto nel pomeriggio di lunedì 22 agosto in via Carlo Tenca. Due turisti australiani, padre e figlia, hanno deciso di prendere un taxi dalla stazione Centrale di ritorno da Venezia. Un viaggio breve, da 5 euro, che l’uomo avrebbe voluto pagare tramite carta.
I due turisti australiani hanno provato a contestare il comportamento del tassista, scappato via a portiere aperte
Secondo le ricostruzioni, il tassista avrebbe però nascosto il dispositivo e negato inizialmente il pagamento, chiedendo contanti. Alle insistenze del cliente, ha acconsentito, ma ne sarebbe poi scaturita una lite: il tassista avrebbe quindi scaricato i bagagli dei clienti, distruggendo alcuni souvenir a terra per poi sfrecciare via con portiera e bagagliaio aperto.
Il video è diventato subito virale
La scena è stata ripresa dal cellulare di una persona da un balcone di fronte. Si vede chiaramente una situazione tesa e agitata, con i due turisti che provano a documentare tutto quello che succede e dare contro al tassista.
La diffusione del video ha sollevato subito la polemica. È intervenuto anche l’assessore alla Sicurezza del Comune Marco Granelli, che da Facebook ha scritto: “Quello che è accaduto ieri a due turisti australiani non rappresenta Milano e la sua capacità di accogliere visitatori e visitatrici da ogni parte del mondo”. Allo stesso modo, non rappresenta neppure la categoria dei tassisti.
Il protagonista della vicenda però è stato identificato dal Reparto Radio Mobile della Polizia locale e andrà incontro a possibili sanzioni. “Il tassista si è reso disponibile a risarcire il danno – ha detto Granelli – ma procederemo a trasmettere il fascicolo alla Commissione Tecnica Disciplinare, per l’apertura del procedimento disciplinare“.
La versione del turista australiano
Gli altri protagonisti dell’alterco, i due turisti australiani, hanno raccontato a Repubblica la loro versione dei fatti. Sono Phillip, 43enne broker assicurativo, e la figlia Rayme di 12 anni, in Italia da Melbourne per il matrimonio del fratello. Di rientro da Venezia, hanno deciso di prendere un taxi nonostante la breve durata del viaggio.
“Ho avuto subito una sensazione non piacevole su quel taxi ma non ci ho badato” ha detto, per poi rivelare che alla richiesta insistita (e legittima) di pagare con carta, “Il tassista è come impazzito, ha iniziato a urlare, è sceso dall’auto, ci ha buttato le valigie per terra e ci ha rotto i nostri acquisti”.
Danni per 700-800 euro, ha stimato, ma la cosa peggiore è stato proprio il comportamento del tassista: “Mi sono sentito minacciato, in un contesto ostile, perfino in pericolo“. Ha deciso di denunciare i fatti al radiotaxi e alla polizia locale, ma nonostante sia stato rintracciato non ha chiesto scusa: “Abbiamo avuto solo la solidarietà da parte di chi ha assistito alla scena”.