Migranti, telefonate tra scafisti e ong: rivelazione di Salvini
Il ministro dell'Interno Matteo Salvini ha rivelato che la Magistratura ha in mano "elementi e riscontri precisi"
Il ministro dell’Interno, nonché vicepremier, Matteo Salvini è tornato a parlare in televisione del caso migranti e ong.
Ospite della trasmissione Mediaset “Quarta Repubblica”, rivolgendosi al conduttore Nicola Porro, Salvini ha dichiarato: “Le posso dire, senza svelare segreti istruttori e rispettando le azioni della Magistratura, che la stessa Magistratura ha in mano alcuni elementi e riscontri precisi. Qualcuno, dalla Libia, telefonava per dire “Siamo qua””.
Nicola Porro, udite le parole del ministro, ha chiesto: “A chi? Mi sono perso un pezzo”. E Salvini ha risposto: “A qualcuno, non a me e non a lei”. Il conduttore, a quel punto, lo ha incalzato: “Alle ong?”. Il leader della Lega ha replicato: “Non mi permetto di dare giudizi, ma dico che la Magistratura ha in mano elementi concreti in base a cui ci sarebbero delle telefonate del tipo: “Ragazzi siamo in Libia, stiamo per partire, dove ci vediamo?”. Non svelo il mistero di Fatima”.
Nicola Porro ha ripreso la parola, affermando: “Il fatto che uno scafista chiami una ong è molto grave. È una cosa pazzesca, a cui non si può pensare”.
Matteo Salvini ha chiosato: “La Magistratura ha in mano degli elementi, non mi faccia dire altro. Ma, secondo lei, la Ong spagnola, la Ong olandese, la Ong tedesca, la Ong italiana, comandata da un parlamentare che dovrebbe stare in Parlamento e non a fare lo skipper nel Mediterraneo… Le pare normale o qualcosa di organizzato? Non mi importa se mi querelano, finirò in galera”.