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Marinaio morto sulla nave Amerigo Vespucci: chi sono gli ufficiali condannati per la morte di Alessandro Nasta

Il marinaio Alessandro Nasta morì a bordo della nave Amerigo Vespucci nel 2012. Dopo 11 anni arriva la sentenza di primo grado. Chi sono i condannati

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Alessandro Nasta era il nocchiere della nave scuola Amerigo Vespucci, gioiello della marina militare italiana. Nasta è morto il 24 maggio 2012 cadendo dall’albero maestro del veliero, da un’altezza di oltre 50 metri. Per la sua morte sono state condannate quattro persone.

Quattro condanne per la morte di Alessandro Nasta

Alessandro Nasta aveva 29 anni ed era di Brindisi. È morto mentre l’Amerigo Vespucci si trovava al largo dell’Argentario, a 40 miglia a Nord di Civitavecchia.

Sono quattro gli ufficiali della Marina Militare ad essere stati condannati dal tribunale di Civitavecchia.

L’ex comandante Domenico La Faia è stato condannato a un anno e 10 mesi di reclusione, così come l’ammiraglio Bruno Branciforte.

Condannati a 1 anno e 2 mesi gli ammiragli di Stato Maggiore Giuseppe De Giorgi e Luigi Binelli Mantelli.

Si tratta di sentenze di primo grado e per tutti è stata concessa la sospensione condizionale della pena. Si attendono ora le motivazioni.

Quattro condannati per la morte del nocchiere Alessandro Nasta morto sulla nave Amerigo VespucciFonte foto: ANSA
La nave scuola Amerigo Vespucci della Marina militare italiana è stata costruita nel 1931. Prende il nome dall’omonimo navigatore ed esploratore fiorentino nato nel 1454.

La soddisfazione dei legali

Massimiliano Gabrielli ed Alessandra Guarini, i legali della famiglia Nasta, esprimono “soddisfazione dopo 11 lunghissimi anni di processo in primo grado ed un infinito cambio di giudici”.

“Finalmente – dicono – è stata fatta giustizia per la morte del figlio, precipitato dopo un volo di 54 metri, per svolgere le operazioni di apertura e chiusura delle vele senza dispositivi di protezione individuale a norma, in aperta e consapevole violazione di qualsiasi legge sulla sicurezza, in nome del rispetto della tradizione marinaresca”.

“Questa coraggiosa sentenza – proseguono i legali – dimostra la capacità dello Stato di giudicare sé stesso ed afferma definitivamente il principio che il risparmio sulla sicurezza sul lavoro non conviene, mai ed a nessuno. Anche per un ammiraglio di Stato Maggiore o il comandante della nave più bella del mondo”.

Chi è il nocchiere e di cosa si occupa

Il nocchiere di bordo si occupa della lavorazione e della manutenzione di alberi e pennoni e dell’apertura e chiusura delle vele.

Il nocchiere lavora “in alberata”, ovvero arrampicandosi sugli altissimi alberi della nave per raggiungere le vele.

La nave scuola Amerigo Vespucci Fonte foto: ANSA
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