Mafia, interessi dei clan in agenzie di scommesse: 8 arresti
La Guardia di Finanza ha arrestato 8 persone coinvolte in un giro di scommesse legato ad ambienti mafiosi
Otto persone sono state arrestate dalla Guardia di Finanza con l’accusa, a vario titolo, di associazione mafiosa, concorso esterno in associazione mafiosa, riciclaggio e trasferimento fraudolento di valori aggravato dal favoreggiamento mafioso. Come riporta l’Ansa, inoltre, ad altre due è stato notificato il divieto di dimora nel comune di Palermo.
Al centro dell’indagine ci sono gli interessi dei clan nel settore dei giochi e delle scommesse, sulla base di accordi stretti con imprenditori che avrebbero riciclato il denaro. Beni e attività economiche sono stati sequestrati per un valore di 40 milioni.
Gli inquirenti hanno ricostruito il modo in cui le cosche si infiltravano nell’economia “legale” controllando imprese tramite uomini di fiducia; questi, partecipando a bandi pubblici, avevano ottenuto le concessioni statali rilasciate dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per la raccolta di giochi e scommesse sportive.
Gli indagati, nel corso di un ampio arco temporale, avrebbero ottenuto un numero crescente di licenze per l’esercizio nel settore delle scommesse, grazie alla loro abilità imprenditoriale e ai vantaggi derivanti dalla “vicinanza” alla mafia. Coinvolti anche dei prestanome a cui sarebbero intestate le imprese.
Gianluca Angelini, comandante del Nucleo Operativo Economica e Finanziaria della Guardia di Finanza di Palermo, ha dichiarato quanto riporta l’Ansa: “Colpire gli interessi economici di Cosa nostra deve essere un’azione sistematica e complementare rispetto al tradizionale contrasto di tipo militare. Lo scopo è limitare la pericolosità criminale che deriva dalle riserve di capitali illeciti che possono essere impiegati per ripristinare l’operatività della struttura mafiosa colpita dagli arresti”.
“L’obiettivo – ha concluso Angelini – è sottrarre al mafioso ogni beneficio economico derivante dalla propria azione criminosa. Oggi più che mai per scovare Cosa Nostra bisogna seguire il denaro e i flussi finanziari“.