M5s, gli espulsi chiedono i danni: l'annuncio del legale
I dissidenti del movimento fanno ricorso contro la decisione di espulsione dei vertici dopo il no alla fiducia al governo Draghi
Alcuni dei 40 parlamentari raggiunti dal provvedimento di espulsione da parte dei vertici del M5s hanno annunciato ufficialmente la battaglia legale. Lo comunica ad Adnkronos l’avvocato Daniele Granara che ha ricevuto da sei senatori e due deputate il mandato di procedere con il ricorso per chiedere il reintegro nei gruppi dei rispettivi emicicli.
I portavoce del movimento, allontanati per non aver votato a favore della fiducia al governo Draghi e che adesso hanno deciso di impugnare la decisione, sono i senatori Elio Lannutti, Barbara Lezzi, Rosa Abate, Luisa Angrisani, Margherita Corrado, Fabio Di Micco e le deputate Rosa Alba Testamento e Leda Volpi.
“Altri parlamentari – ha spiegato l’avvocato Granara – si aggiungeranno nei prossimi giorni. Intanto depositeremo il ricorso sia in sede parlamentare (presso la Commissione contenziosa del Senato e il Consiglio di giurisdizione della Camera) che in sede civile. Chiederemo anche il risarcimento dei danni morali, di immagine ed esistenziali”.
“Non è ammissibile, in un Paese democratico, cacciare un parlamentare che è rimasto fedele al programma e agli elettori che lo hanno votato”, è il commento del legale in rappresentanza dei dissidenti del M5s.