Lega, sindaco contro l'evasione non paga la Tari: polemica social

Il consigliere comunale della Lega, Giorgio Randazzo, ha accusato il sindaco di Mazara del Vallo, Salvatore Quinci, per non aver pagato la Tari e il canone idrico. Il leghista ha chiesto alla giunta di chiarire la propria posizione e di arrivare alle dimissioni nel caso le accuse fossero confermate. Randazzo ha denunciato l’accaduto sulla sua pagina Facebook, riprendendo un post del sindaco contro l’evasione.

“Mazara: l’80% evade la tassa sui rifiuti. E se fossero sindaco e assessori ad evadere?” Si legge nell’ultimo post di Randazzo su Facebook. “Questo è ciò che certificano gli Uffici. Se ciò venisse confermato, Sindaco e Assessori potrebbero essere incompatibili e avrebbero reso delle dichiarazioni mendaci”.

Il leghista ha spiegato così la vicenda all’Ansa: “Il decreto legislativo 267/2000 e la legge regionale 31/1986 prevedono che gli amministratori comunali morosi dei tributi o debiti verso il Comune amministrato, non possono ricoprire l’incarico elettorale, pena la decadenza“.

Al sindaco, il consigliere  comunale chiede “di chiarire la propria posizione, e qualora fosse confermata, di dimettersi senza aspettare le verifiche di compatibilità che abbiamo pure chiesto al segretario generale e all’assessorato Enti locali della Regione Siciliana, non solo per la posizione di morosità ma anche per il ruolo di ex direttore dell’ufficio dell’Agenzia delle entrate di Marsala, svolto da Quindi al momento dell’elezione”.

Fonte foto: Facebook