Dopo le dimissioni Sangiuliano sa già dove andrà a lavorare: l'annuncio dell'ex ministro della Cultura
Fresco di dimissioni da ministro, Gennaro Sangiuliano ha intenzione di tornare in Rai e di tutelarsi presentando querele contro le fake news su di lui
A poche ore dalle dimissioni, l’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano sembra avere le idee chiare per il futuro. Intervistato dal Messaggero, Sangiuliano ha detto che tornerà in Rai e che, nel frattempo, farà “l’avvocato di sé stesso” insieme ai suoi legali. Inoltre, l’ex ministro ha dichiarato di avere intenzione di “stare vicino a mia moglie di cui resto innamorato”.
- Sangiuliano si aspetta milioni e milioni dalle querele
- Sangiuliano dopo le dimissioni tornerà in Rai
- La solidarietà dei ministri dopo le dimissioni di Sangiuliano
Sangiuliano si aspetta milioni e milioni dalle querele
Laureato in giurisprudenza e con un dottorato in diritto, Gennaro Sangiuliano ha detto chiaramente di voler “rispolverare” queste sue conoscenze per tutelarsi: “So bene come si fanno le querele ai giornalisti e conosco, ora purtroppo direttamente sulla mia pelle, la pericolosità devastante delle fake news”.
“Mi aspetto milioni e milioni di risarcimento”, ha aggiunto l’ex ministro fresco di dimissioni, spiegando che comincerà con la querela di Maria Rosaria Boccia da cui “non sono ricattabile, né da lei né da nessun altro”.
L’ex ministro Sangiuliano insieme a sua moglie Federica Corsini
Sangiuliano dopo le dimissioni tornerà in Rai
“Ho il bisogno di disintossicarmi per un po’, poi tornerò a scrivere e a lavorare, e intanto rispolvero le mie conoscenze giuridiche per far condannare nei tribunali quelli che hanno scritto bugie”, ha detto Sangiuliano al Messaggero.
Dopo le dimissioni, nel prossimo futuro di Sangiuliano c’è la Rai: “Certo che tornerò in Rai – ha detto – come hanno fatto Marrazzo, Badaloni e tanti altri che presero l’aspettativa per impegnarsi in politica. Sono un dipendente Rai a tempo indeterminato, tornerò al mio lavoro e all’azienda dove sono cresciuto, ma non voglio un posto di rilievo”.
E il motivo è presto spiegato: “C’è troppo accanimento nel mondo del potere e questa vicenda mi ha fatto capire che bisogna stare al riparo da chi fa di tutto per rovinarti la reputazione, la professione, la vita”.
La solidarietà dei ministri dopo le dimissioni di Sangiuliano
Nell’intervista al Messaggero, torna a fare capolino l’ipotesi di un complotto. Dopo le dimissioni, Sangiuliano si dice scettico su questo punto, ma afferma di voler andare “fino in fondo per verificare se alla vicenda abbiano concorso interessi diversi”.
L’ex direttore del Tg2 fa sapere che, negli ultimi giorni, ha ricevuto chiamate di solidarietà da tutti i ministri, incluso Salvini, e da due esponenti dell’opposizione: Giuseppe Conte e Andrea Orlando.
Su Meloni, Sangiuliano ha parlato così: “Continuiamo a fidarci l’uno dell’altra. Giorgia con me è stata comprensiva, non mi ha spinto lei a lasciare, mi ha ascoltato sempre, mi ha lasciato libero di fare la mia scelta e si è comportata nel migliore dei modi possibile”.