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In Nicaragua preti, vescovi e semplici seminaristi sono vittime di arresti politici: cosa sta succedendo

I preti del Nicaragua sono finiti nel mirino del presidente Daniel Ortega: la repressione va avanti dal 2018, quando i sacerdoti si schierarono contro le violenze del governo

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In Nicaragua i preti cattolici sono perseguitati: sono almeno 17 i religiosi arrestati negli ultimi giorni. I preti sono finiti nel mirino del governo per il loro sostegno al vescovo Lagos, condannato a 26 anni di carcere nel 2022, senza regolare processo.

L’Angelus di Papa Francesco per i preti del Nicaragua

“Seguo con preoccupazione quanto sta avvenendo in Nicaragua dove vescovi e sacerdoti sono stati privati della libertà”, ha detto Papa Francesco nel primo Angelus del 2024.

“Esprimo a essi, alle loro famiglie e all’intera Chiesa del Paese la mia vicinanza nella preghiera. Invito tutto il popolo di Dio a pregare, mentre auspico che si cerchi sempre il cammino del dialogo per superare le difficoltà. Preghiamo per il Nicaragua”, ha aggiunto.

Una mappa che mostra la posizione del NicaraguaFonte foto: 123RF
Il Nicaragua è un Paese dell’America Centrale che conta poco meno di 7 milioni di abitanti.

In Nicaragua raffica di arresti fra i preti

Sono vescovi, sacerdoti e seminaristi. Sono finiti nel mirino del governo guidato da Daniel Ortega per il loro sostengo a Rolando Josè Alvarez Lagos, vescovo di Matagalpa e amministratore apostolico della diocesi di Estelì.

Fra i 17 ecclesiastici arrestati nelle ultime settimane c’è anche il vescovo di Siuna, monsignor Isidoro del Carmen Mora Ortega.

Oltre alla raffica di arresti, dalle notizie che arrivano dal Nicaragua si apprende che in una gran quantità di chiese negli ultimi giorni le messe non sono state celebrate. Non si sa se per via di ulteriori arresti o in segno di protesta o per cautela.

Nel 2022 Lagos ha subìto una condanna a 26 anni di carcere al termine di quello che gli osservatori definiscono un “processo farsa”.

I reati contestati: cospirazione, diffusione di notizie false, intralcio alla giustizia e oltraggio alle autorità.

Chi è Daniel Ortega e perché attacca la Chiesa

Daniel Ortega (78 anni) è il presidente del Nicaragua dal 2007, ruolo che ha ricoperto anche negli Anni ’80.

La sua ultima rielezione è stata definita “una farsa” dagli Stati Uniti d’America. Gli attriti fra Usa e Ortega cominciarono negli Anni ’80, quando l’amministrazione Reagan accusò il leader latino di avere dato rifugio per diversi mesi al narcotrafficante colombiano Pablo Escobar.

Escobar era in fuga dopo aver ordinato l’assassinio del ministro della Giustizia colombiano. Rodrigo Lara Bonilla. Gli Usa contestarono a Ortega un ruolo nei traffici di droga verso gli Stati Uniti.

Le sue politiche repressive contro la chiesa cattolica sono iniziate nel 2018, quando l’opposizione chiedeva le sue dimissioni contestando la riforma previdenziale.

Ortega soffocò le proteste nel sangue causando 63 morti. La Chiesa nicaraguense chiese giustizia e fu allora che Ortega l’accusò di cospirare contro il governo dando il via alle persecuzioni.

Preti Nicaragua Fonte foto: 123RF
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