Il giallo di Via Poma: a Quarto Grado parla Federica Mondani, avvocato della famiglia di Simonetta Cesaroni
La procura di Roma ha chiesto l'archiviazione delll'omicidio di Simonetta Cesaroni: il commento dell'avvocato Mondani sull'inchiesta di via Poma
Federica Mondani, avvocato della famiglia di Simonetta Cesaroni, ha commentato a “Quarto Grado”, il programma in onda su Rete 4 condotto da Gianluigi Nuzzi, la richiesta di archiviazione della nuova inchiesta sul giallo di Via Poma.
La richiesta di archiviazione
A 33 anni di distanza dall’omicidio di Simonetta Cesaroni del pomeriggio di martedì 7 agosto 1990, si riaccendono i riflettori sul giallo di Via Poma e sulla morte della donna.
La Commissione parlamentare antimafia ha recentemente riaperto il caso e inviato a alla Procura di Roma una relazione di 36 pagine con nuovi elementi: tuttavia, il Pm chiede l’archiviazione dell’inchiesta.
Le parole dell’avvocato: “Nuovi elementi”
“Alla famiglia non è stato formalizzato nulla: sui giornali sono arrivate le anticipazioni e di questo la famiglia un po’ si duole. Questa possibile, presunta, richiesta di archiviazione arriva dopo una serie di esposti e di elementi che abbiamo portato alla Procura” ha spiegato l’avvocato Federica Mondani.
“Ci sono degli indizi che messi in un contesto di riesame possono diventare anche prove” ha detto l’avvocato. “Ciò che stupisce è che la famiglia porta questi elementi e faticosamente si cerca di convincere la Procura che potrebbero essere elementi utili. Ma è la Procura e lo Stato che deve fare poi il resto“.
L’ultimo esposto, ha annunciato l’avvocato Mondani, “è stato presentato in data 16 di novembre. Se dovesse arrivare quest’archiviazione, voglio sperare che non comprenda gli ultimi elementi che abbiamo fornito. Sono elementi deflagranti“.
A Quarto Grado si è parlato del giallo di via Poma
“Abbiamo chiesto un intervento immediato della Procura” ha infine aggiunto l’avvocato della famiglia Cesaroni.
L’esposto della sorella
Come ricorda l’agenzia LaPresse, la verità sull’omicidio di via Poma, rimasto da 33 anni senza un colpevole, è ancora lontana.
La procura di Roma ha chiesto l’archiviazione sull’omicidio di Simonetta Cesaroni, uccisa con 29 coltellate il 7 agosto del 1990 in via Poma nel quartiere Prati.
Il fascicolo dell’inchiesta era stato riaperto a marzo del 2022 per omicidio volontario contro ignoti dopo che Paola, la sorella di Simonetta, aveva presentato un esposto ripercorrendo alcune fasi delle indagini, avviate subito dopo l’omicidio, che non erano state sufficientemente approfondite nel verificare alcuni alibi, tra cui quelli di alcuni vicini, presenti nello stabile di via Poma 2 il giorno del delitto.