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Il bassista Steve Mackey dei Pulp è morto a 56 anni: la notizia data sui social dalla moglie e dalla band

Il bassista dei Pulp, band iconica del Britpop inglese, è morto a 56 anni, dopo una malattia che lo aveva costretto in ospedale negli ultimi mesi

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Steve Mackey, bassista che ha contribuito ad alcuni dei più grandi successi dei Pulp, si è spento a 56 a causa di una malattia che lo aveva costretto in un letto di ospedale negli ultimi tre mesi. A darne notizia è stata la moglie, alla quale ha fatto seguito un comunicato della band.

La morte di Steve Mackey

“Siamo scioccati e distrutti di aver detto addio al mio bellissimo e brillante marito. Steve era l’uomo più talentuoso che conoscevo, un eccezionale musicista, produttore, fotografo e filmmaker”. Con questo messaggio Katie Grand, moglie di Steve Mackey, ha dato l’annuncio della morte del marito.

A distanza di poco tempo anche i Pulp si sono stretti in un messaggio di saluto al loro bassista, che è morto giovedì 2 marzo a 56 anni, dopo una malattia che lo aveva tenuto in ospedale negli ultimi tre mesi.

 

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Il post con il quale i Pulp hanno annunciato la morte del loro bassista Steve Mackey

Mackey, che aveva già annunciato che non avrebbe partecipato al tour di reunion della band del 2023, era sposato dal 2009 con la stilista e giornalista di moda Katie Grand, con la quale ha avuto un figlio nel 1996.

Steve Mackey, il basso e i Pulp

Nato a Sheffield nel novembre 1966, Stephen Patrick Mackey è entrato a far parte dei Pulp nel 1989, prendendo il posto di Anthony Genn, che aveva lasciato la band dopo la pubblicazione del loro secondo album.

Il primo album che ha visto la collaborazione di Mackey è stato Separation del 1992, seguito da His ‘n’ Hers del 1994.

Ma è grazie all’album dell’anno successivo, Different Class, che per Mackey e i Pulp arriva il successo internazionale. Trascinato da singoli come Disco 2000 e Common People, i Pulp si confermano a livello mondiale come una delle band di spicco della nuova ondata Britpop.

La pausa e la reunion

Dopo il successo internazionale e i tour senza sosta in giro per il mondo, i Pulp vivono un periodo di flessione culminato con il concerto al Rotherham Magna Centre nel dicembre 2002, alla fine del quale il cantante Jarvis Cocker annunciò alla folla lo scioglimento della band.

Questo lungo periodo di pausa ha permesso a Mackey di concentrarsi su altri progetti, tra i quali la produzione di altri gruppi e artisti appena giunti sulle scene musicali, come Florence and the Machine e gli Arcade Fire.

Nel 2011 i Pulp si sono riuniti per una serie di concerti, ma Mackey non ha abbandonato i suoi progetti paralleli. Interessato ad altri campi dell’arte oltre alla musica, ha recitato anche in un piccolo cameo nel film “Harry Potter e il calice di fuoco”.

Con l’arrivo e il progredire della malattia però, le apparizioni di Mackey sono diventate sempre meno frequenti, fino alla decisione di rinunciare al nuovo tour della band. Al quale però, anche se non fisicamente, parteciperà comunque nel ricordo dei suoi compagni e dei suoi fans.

steve mackey pulp Fonte foto: ANSA
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