Il bassista degli Statuto Rudy Ruzza è morto, lutto nella scena indie torinese: "Senza parole, solo dolore"
Addio a Rudy Ruzza. Lo storico bassista degli Statuto si è spento nella notte, il dolore della band: "Non ci sono parole"
È morto Rudy Ruzza, storico bassista degli Statuto. L’annuncio arriva dagli stessi componenti della band torinese che sui social hanno rilasciato la prima dichiarazione: “Non abbiamo parole, solo dolore”. Secondo le prime informazioni, il musicista si è spento durante la notte e per il momento non sono state rese note le cause del decesso.
È morto Rudy Ruzza
Come detto in apertura, Rudy Ruzza degli Statuto è morto durante la notte. L’annuncio è arrivato dalla stessa band di ‘Abbiamo vinto il Festival di Sanremo’ con un post di poche parole.
Gli Statuto scrivono: “Nella notte è venuto a mancare Rudy. Non abbiamo parole, solo dolore”. Il bassista aveva 61 anni.
Un triste risveglio per la scena indie torinese. Gli Statuto, del resto, in questo 2023 avrebbero festeggiato i primi quaranta anni di attività e avevano aperto le celebrazioni con il disco dal vivo registrato – scrive ‘La Stampa’ – il 28 gennaio al Cap 10100.
I 40 anni degli Statuto
Nel 2023 ricorreva il 40esimo anniversario dalla fondazione degli Statuto, la band torinese che ha saputo meglio di chiunque altro trasportare in Italia lo ska nato oltreoceano.
Rudy Ruzza militava negli Statuto dal 1989, e da quel momento non ha mai abbandonato la formazione capitanata da Oscar Giammarinaro. Proprio per la serata evento al Cap 10100, Ruzza ha accolto con entusiasmo ogni richiesta di bis e già assaporava il momento in cui sarebbe tornato sul palco con la band per la tournée celebrativa.
Il 25 aprile, giorno della Festa della Liberazione, avrebbe dovuto suonare a Correggio. Per il momento, comprensibilmente, non è dato conoscere quali saranno le scelte della band.
Il manager: “È sempre stato fatalista”
Sui social arrivano anche le parole di Francesco Venuto, manager degli Statuto, che ricorda Rudy Ruzza con queste parole: “Rudy Ruzza è sempre stato fatalista, e sull’argomento ci abbiamo sempre riso su”.
Quindi Venuto comunica ai fan: “Appena avremo aggiornamenti su luogo e orari, li scriveremo sulla pagina degli Statuto”.
Nel frattempo arrivano i messaggi di affetto del pubblico, travolto dal dolore per aver perso uno dei pilastri portanti della scena alternativa italiana e che negli anni si è resa una fonte di ispirazione per buona parte delle band indie contemporanee.
Dopo la morte di Luca Bergia, batterista dei Marlene Kuntz, un altro lutto ha colpito la musica italiana.