Hind Lafram, la prima stilista italiana per le donne musulmane: chi è
La 28enne italo-marocchina ha fatto delle sue collezioni un simbolo dell'integrazione musulmana nel nostro Paese
Essere italiani senza rinunciare alle proprie radici, anzi portare un po’ di se stessi nel costume del bel paese. Hind Lafram ha scelto la moda come veicolo per trasmettere il suo messaggio contro le discriminazioni, compiendo nel suo piccolo una rivoluzione. La stilista, nata in Marocco ma a tutti gli effetti torinese da oltre vent’anni, ha messo al centro delle proprie collezioni il velo islamico, facendo diventare le sue creazioni un simbolo dell’integrazione musulmana.
Hind Lafram, prima stilista italiana per le musulmane: la sua storia
La 28enne italo-marocchina si è raccontata in un’intervista a Luce, il canale di informazione de La Nazione dedicato alle storie di inclusione e diversità, svelando i suoi inizi nel mondo della moda: “Quando ho deciso di indossare il velo all’età di 12 anni ho sentito l’esigenza di un abbigliamento che coniugasse il mio essere italiana con il mio essere musulmana. Non trovandolo in giro e amando la moda ho deciso di crearmelo da sola.”
“Facendo questo mi sono resa conto che questa esigenza non è solo mia ma è di tutte le ragazze musulmane nate e cresciute in Italia che si sentono italiane e allo steso tempo musulmane – ha detto ancora – e non vogliono tralasciare nessuna delle due parti. Quindi ho creato una moda che soddisfacesse queste esigenze, e, facendolo, ho anche sfatato tanti pregiudizi che ci sono intorno alle donne musulmane, tra cui quello che è obbligata ad indossare il velo e non che decida da sola di farlo”.
Hind Lafram, prima stilista italiana per le musulmane: il velo islamico
Nel suo racconto Hind Lafram sfata il mito del velo islamico come costrizione per le donne musulmane e simbolo di limitazione alla loro libertà: “Chi conosce veramente la religione islamica, sa che è l’unica religione che dà diritti alle persone, e alle donne soprattutto. Parlo ovviamente della vera religione islamica, non quella che viene interpretata dalle persone per strada, ma quello che è il vero messaggio dell’Islam. L’Islam è più protettivo verso le donne per quanto riguarda i diritti” tiene a sottolineare la 28enne in un passaggio dell’intervista.
Hind Lafram, prima stilista italiana per le musulmane: cos’è il “burkini”
La stilista italomarocchina si è fatta conoscere cominciando a cucire i “burkini”, termine che fonde le parole “burqa” e “bikini” per riferirsi al costume da bagno per chi non vuole scoprirsi completamente.
“Il mio burkini è un costume per nuotare tutto fatto con tessuti italiani, come il resto della mia collezione – spiega Lafram – Il tessuto del burkini che è un tessuto tecnico che si asciuga subito, non assorbe l’acqua e quindi non diventa pesante, protegge anche dai raggi uv.
“I miei burkini non vengono indossati solo da donne musulmane ma anche da donne che hanno problemi di pelle, che non possono esporsi al sole – sottolinea Lafram – Del resto ho fatto veli e turbanti per donne che erano in cicli di chemioterapia e dunque volevano indossare copricapo eleganti per sentirsi a loro agio nel momento in cui la chemio fa perdere capelli. Il mio lavoro è trasversale”.