Governo M5S-PD, la previsione di Calenda
L'eurodeputato lascia il Pd per lanciare un nuovo partito
Il governo Conte bis non arriverà al 2022. “Non ci arriveranno. Posso sbagliarmi ma crollerà prima e dall’interno del PD. Intanto la Lega (non Salvini) e FDI si rafforzeranno. In ogni caso qualcuno deve pur lavorare a un contingency plan. Marciare divisi, colpire uniti”. Lo ha scritto su Twitter Carlo Calenda, che ieri ha annunciato le dimissioni dal Partito Democratico in contrasto con l’accordo raggiunto con il Movimento 5 Stelle.
L’eurodeputato dem ha risposto a un tweet di Giuliano Ferrara: “Riconquistare il paese – scrive il giornalista – è un programma bellissimo, forse abbordabile con il tempo. Ma bisogna prima evitare che nel 2022 i sostenitori dell’onorevole senatore Salvini si prendano il Quirinale, ultimo organo di garanzia”.
Calenda intanto in una intervista a Repubblica è tornato a parlare della sua decisione di lasciare il PD rispondendo anche a Nicola Zingaretti, che lo aveva invitato a ripensarci: “Ringrazio Nicola per le belle parole, e lo farò in una lettera privata. Ma non torno indietro. Anzi, nella mia lettera chiederò a lui di ripensarci: c’è ancora tempo per evitare il peggio. Gli dirò di immaginare cosa accadrebbe, ad esempio, nel caso la piattaforma Rousseau dovesse sbattere la porta in faccia al nuovo governo. Sarebbe la fine del Pd“.
Secondo l’ex ministro la “leadership non si può esercitare partendo dal presupposto ‘tanto le elezioni le perderemmo’. Così nasce il governo degli sconfitti” che non durerà molto e fornirà “tutti gli alibi del mondo alla destra che così si rafforzerà ulteriormente”.
Poi l’annuncio di una nuova forza politica: “Per me si apre un percorso complicatissimo e confesso di non avere alcun piano dettagliato pronto. Sono ancora scosso dall’addio al Pd e la prima cosa che farò sarà di andare nelle feste dell’Unità a spiegare la scelta agli elettori che mi hanno mandato nell’Europarlamento”.