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Fratelli trovati morti in casa a Verona dal padre: hanno ferite da arma da fuoco. Probabile omicidio-suicidio

Tragedia a Verona, dove un uomo ha trovato i suoi due figli morti in casa, con ferite da arma da fuoco sui loro corpi: la ricostruzione dei fatti

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Due fratelli di 28 e 24 anni sono stati trovati morti nell’abitazione di famiglia a Verona. Sui loro corpi sono presenti segni di ferite da arma da fuoco.

La scoperta

A scoprire i cadaveri dei due fratelli è stato il padre, rientrato a casa nella serata di sabato 22 luglio.

Il corpo del 24enne, stando a quanto riferito dall’agenzia ‘ANSA’, era nel soggiorno, mentre quello del fratello maggiore è stato ritrovato nella sua camera, accanto a una pistola legalmente detenuta dalla famiglia.

VeronaFonte foto: Tuttocittà.it

L’abitazione “teatro” della tragedia si trova nel quartiere San Massimo di Verona.

L’ipotesi

In base a quanto reso noto dai media locali e riportato dall”ANSA’, l’ipotesi ritenuta più probabile è quella di un omicidio-suicidio: il 28enne avrebbe sparato al fratello minore dopo una lite e poi si sarebbe ucciso.

Sulla vicenda sta indagando la Squadra Mobile della Questura. Sul posto, oltre agli agenti di Polizia, sono intervenuti gli operatori del Suem 118, la Digos e il sostituto procuratore Carlo Boranga.

La testimonianza

Gli investigatori hanno ascoltato testimoni, conoscenti dei due giovani e i vicini di casa sulle possibili motivazioni di quanto accaduto.

Una donna che abita nel condominio dove è avvenuto il fatto ha riferito di aver sentito 3 colpi esplosi a breve distanza di tempo attorno alle ore 19. Probabilmente, quindi, è a quell’ora che risale la morte dei due fratelli, per i quali non è escluso che il magistrato disponga l’autopsia.

Gli elementi raccolti sul posto

Stando a quanto riportato da ‘La Repubblica’, l’ipotesi dell’omicidio-suicidio è ritenuta quella più probabile anche alla luce dei primi elementi raccolti sul posto. La porta era chiusa da dentro. Il cadavere del fratello minore giaceva in soggiorno, con tre fori d’entrata visibili al basso ventre, allo stomaco e al petto. Il fratello grande, invece, si sarebbe sparato nella sua camera dopo essersi chiuso a chiave dentro.

Nell’abitazione non sono stati trovati indizi che possano far pensare a una colluttazione precedente agli spari, ma l’ipotesi della lite è quella ritenuta più probabile. Secondo quanto riferito al padre, i rapporti trai due fratelli non erano idilliaci: i due, semplicemente, si ignoravano.

Alcuni anni fa un terzo fratello (più grande di età) era morto a causa di una leucemia. L’abitazione in cui è avvenuta la tragedia si trova nel quartiere San Massimo, a Verona.

Caso Verona Fonte foto: ANSA
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