Ferrara, morto il bimbo di 13 mesi caduto nella cisterna biologica di Portomaggiore: aperta un'indagine
Morto il bimbo di 13 mesi caduto in una cisterna biologica: era ricoverato da alcune ore, indagini in corso per accertare le responsabilità
Lutto nel Ferrarese. Il bambino di 13 mesi caduto in una cisterna biologica nei pressi della ditta di famiglia, a Portomaggiore, è morto nella mattinata di mercoledì 1° giugno. L’incidente era avvenuto martedì 31 maggio: era immediatamente scattato il ricovero presso l’ospedale di Cona, ma il piccolo non è riuscito a sopravvivere. Indagini in corso.
La dinamica
Le indagini sono condotte dai carabinieri.
Secondo le prime ricostruzioni sembra che il coperchio della botola, che si trova in uno spazio del cortile adiacente alla ditta di famiglia.
La botola avrebbe ceduto mentre il bambino si trovava sopra.
Il piccolo, di 13 mesi, è caduto nella cisterna caduto in una cisterna contenente liquidi e fanghi reflui.
I tentativi di rianimazione
Tommaso Tosi, questo il nome della giovane vittima, sarebbe rimasto nel liquido tra i 5 e i 10 minuti.
Una volta recuperato, il personale sanitario ha provato a rianimarlo: è stato portato in ospedale in condizioni disperate nel pomeriggio di martedì 31 maggio.
Aperta un’indagine
La Procura di Ferrara, diretta da Andrea Garau, avvierà un’indagine sulla morte del piccolo Tommaso Tosi.
Bisognerà valutare se sia necessaria l’autopsia per ricostruire le cause del decesso.
Il focus degli accertamenti sarà sulla sicurezza dei luoghi: bisognerà capire di chi fosse la proprietà della cisterna, che si trovava in uno spazio del cortile tra l’abitazione e la ditta di famiglia, e se la vasca rispettasse le norme.
L’inchiesta servirà a capire anche chi debba rispondere di eventuali irregolarità o omissioni: l’accusa che sarà formalizzata dovrebbe essere di omicidio colposo.
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