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Sgarbi difende la Ferragni: "Invita al museo, mica a drogarsi"

Il critico d'arte Vittorio Sbargi difende Chiara Ferragni e la sua visita agli Uffizi: "Anita Ekberg nella Fontana di Trevi: censuriamo Fellini?"

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Il critico d’arte e deputato di Forza Italia, Vittorio Sgarbi, è intervenuto sulla questione che ha visto protagonista Chiara Ferragni, scelta come testimonial da alcuni musei italiani (tra cui gli Uffizi) per promuovere le visite, in netto calo dopo l’emergenza coronavirus. La pandemia ha ridotto l’afflusso turistico dall’estero, mettendo in ginocchio soprattutto le città d’arte. In un video pubblicato sul suo canale YouTube e ripreso dalla Stampa, Sgarbi ha difeso l’influencer: “Ce ne fossero come Chiara Ferragni“.

Secondo Sgarbi, infatti, la questione “è inesistente, una polemica onanistica generata dalla visione archeologica e anche privatistica di Tomaso Montanari“, critico d’arte contro cui si è scagliato anche il marito della Ferragni, il cantante Fedez.

“Si tratta di un’influencer che influenza non solo nella moda, ma anche nell’arte. Si chiama promozione – ha aggiunto il deputato -: va regolata, ma non è il diavolo. Meglio che i ragazzi siano invitati ad andare agli Uffizi oppure in un orrido ritrovo dove magari finirebbero per drogarsi?“.

La difesa di Sgarbi: “Ferragni come Anita Ekberg”

Sgarbi ha poi spiegato come Chiara Ferragni sia una “ragazza che ha un gran rilievo nel mondo della moda”, che quindi “realizza del tutto legittimamente un servizio agli Uffizi. Altrettanto lecito sarebbe che ne ricevesse un compenso”.

Il critico ha quindi contrapposto alla vicenda due esempi. Il primo riguarda Dustin Hoffman, “che per aver dato la voce a uno spot sulle Marche, e averlo fatto pure male, si prese un milione e mezzo di euro”.

Il secondo esempio, “più calzante, è un altro: Anita Ekberg“.

Sgarbi: “La Fontana di Trevi meta turistica grazie a Fellini”

Vittorio Sgarbi ha infatti dichiarato che la Ekberg è stata “messa a bagno nella Fontana di Trevi” dal regista Federico Fellini, “compiendo un’azione non consentita che oggi sarebbe bollata con una multa. Da quel momento la Fontana è stata molto più frequentata dai turisti”.

Quindi, l’affondo ironico al collega Montanari: “Cosa ne pensa? Che Trevi abbia perso di sacralità? Censura anche per Fellini?”.

ferragni-uffizi-museo-dior-lecce-sgarbi Fonte foto: Ansa
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