Febbre da topo, cos'è e sintomi dell'hantavirus: 1 caso in Italia
Tutto quello che c'è da sapere sull'hantavirus: sintomi, come evitare il contagio, come si trasmette, come si cura
Da qualche settimana in Slovenia, più precisamente nella zona di Tarnova e Aidussina, al confine con il Friuli Venezia Giulia, si stanno registrando diversi casi di infezione da hantavirus, anche nota come “febbre da topo“. Un caso è stato registrato anche in Italia: si tratta di un cittadino sloveno che vive e lavora vicino al confine italiano e che si è presentato al pronto soccorso di Gorizia. Le sue condizioni, stando a quanto riferito dal ‘Corriere della Sera’, non sarebbero gravi.
Cos’è la febbre da topo o infezione da hantavirus
Tutte le informazioni sulle malattie da hantavirus sono descritte nell’apposita scheda del ministero della Salute. Ne riassumiamo di seguito le informazioni più significative.
Il virus è trasmesso da piccoli roditori, che lo eliminano tramite le feci e l’urina.
L’uomo può essere contagiato attraverso l’inalazione del virus rilasciato dagli escrementi dei roditori, toccando il terreno contaminato o più raramente con il morso del roditore stesso, venendo così a contatto diretto con la saliva.
Sul sito del ministero si legge: “Gli hantavirus sono trasmessi all’ospite umano in primo luogo attraverso un ‘aerosol’ costituito dalle particelle di escrementi, urina o saliva dei roditori infettati. una volta infettati, i roditori eliminano il virus per tutto l’arco della loro vita”.
I gruppi più a rischio sono allevatori e forestali.
La malattia non si trasmette da uomo a uomo, ma solo da animale a uomo.
Hantavirus o febbre da topo: come evitare il contagio
Per evitare il contagio, il ministero della Salute consiglia di evitare l’esposizione ai roditori e ai loro escrementi, lavare spesso le mani, non sedersi a terra nelle zone contaminate e indossare una mascherina in caso di pulizia in quelle aree, prestando particolare attenzione a non disperdere aerosol.
Hantavirus o febbre da topo: i sintomi
Sul sito del ministero della Salute si legge: “La sintomatologia clinica nei pazienti con malattia da hantavirus può variare da asintomatica a grave”.
“Il periodo di incubazione – si precisa – è relativamente lungo, generalmente 2-3 settimane, ma può raggiungere anche 6 settimane. Nelle aree endemiche l’infezione da hantavirus deve essere sospettata se una forma febbrile acuta è accompagnata da trombocitopenia, mal di testa, spesso molto forte, e dolori addominali e alla schiena senza chiari sintomi del tratto respiratorio”.
Hantavirus o febbre da topo: le cure
Non esistono trattamenti specifici o vaccini ad hoc, ma il ministero della Salute ricorda che “la terapia sintomatica è il cardine della cura” e si basa sul “rapido trasferimento in terapia intensiva, attento monitoraggio e gestione dell’equilibrio elettrolitico, mantenimento di livelli di pressione arteriosa e di ossigeno corretti, trattamento appropriato di eventuali infezioni secondarie”.