Elezioni in Russia con Vladimir Putin senza rivali, ma il voto a Belgorod è subito sospeso per le esplosioni
Russia al voto per le elezioni presidenziali, dove è prevista una larga vittoria di Vladimir Putin: caos nei seggi di Belgorod a causa di esplosioni
Urne aperte in Russia per 110 milioni di cittadini aventi diritto al voto per le elezioni presidenziali che si terranno da oggi, venerdì 15 marzo fino a domenica 17 marzo. L’esito appare scontato: secondo gli ultimi sondaggi, il presidente russo Vladimir Putin, in carica dal 2000, potrebbe raccogliere all’incirca il 79% dei consensi. Caos a Belgorod, regione russa al confine con l’Ucraina, dove il voto è stato sospeso per alcuni minuti ore a causa dei ripetuti attacchi ucraini con droni e razzi che hanno provocato delle esplosioni.
Cosa succede a Belgorod
A Belgorod, città situata a 40 km dal confine con l’Ucraina, il voto è stato sospeso per un breve periodo a causa di un allarme anti-aereo. Mosca afferma inoltre di aver sventato il tentativo di incursione dei soldati ucraini in città.
Secondo quanto riportato dalla Reuters in un comunicato, il ministero russo ha affermato che l’Ucraina avrebbe tentato di far atterrare forze con elicotteri nella regione.
Seggi aperti anche a Belgorod: le operazioni di voto sono state sospese per alcuni minuti a causa delle esplosioni
Secondo il governatore della regione, un membro delle forze di difesa territoriali sarebbe morto: 3 invece i feriti.
Voto interrotto per alcuni minuti
Secondo un testimone citato dall’agenzia stampa russa Ria Novosti, “a causa della minaccia missilistica, le persone che erano andate a votare sono state costrette a lasciare il seggio elettorale e a cercare rifugio”.
Il testimone precisa tuttavia che “dopo la cessazione della minaccia missilistica i residenti di Belgorod sono tornati al seggio“. Secondo Ria Novosti, l’allarme è scattato alle 8.10 ora di Mosca ed è cessato 14 minuti dopo.
Come nota l’agenzia Reuters, rispetto alla distruzione che ha coinvolto gran parte dell’Ucraina, il vasto territorio russo è rimasto in gran parte indenne.
Belgorod, tuttavia, è la principale eccezione, a ricordare che non tutti i civili possono essere protetti dalla violenza della guerra.
Vladimir Seleznyov, un pensionato che il 15 febbraio ha assistito a un attacco missilistico in via Plekhanov in cui sono rimaste uccise sette persone, ha dichiarato alla Reuters che è difficile abituarsi al pericolo. “Certo, la situazione è difficile, ma viviamo vicino al confine. Sarebbe azzardato dire che ci siamo abituati”.
L’ufficio del sindaco di Belgorod, dopo alcune ore, ha smentito la sospensione del voto: “Tutti i seggi nella regione sono aperti e gli elettori stanno votando. Fidatevi solo delle fonti ufficiali d’informazione”, recita un comunicato.
Operazioni di voto in corso
Nella maggior parte delle aree del Paese, le urne saranno aperte dalle 8.00 alle 20.00 locali negli 11 fusi orari della Russia.
Le elezioni segnano anche la prima volta che gli elettori di 29 regioni possono votare online. Il voto anticipato nelle aree russe più remote è iniziato il mese scorso.
È prevista una larga e scontata vittoria di Vladimir Putin che dovrebbe con ogni probabilità assicurarsi il suo quinto mandato alla guida del Paese.
Sono in lizza altri tre candidati, tra cui Nikolai Kharitonov del Partito Comunista, Leonid Slutsky del Partito Liberal Democratico e Vladislav Davankov del Partito del Nuovo Popolo.
Il politico dell’opposizione russa Boris Nadezhdin ha tentato di candidarsi contro Putin con un programma contro la guerra, ma la Commissione elettorale centrale (Cec) ha riscontrato irregolarità nell’elenco delle firme dei suoi sostenitori.