Eletta a Milano Miss Hijab: chi è la vincitrice del primo concorso di bellezza per donne con il velo in Europa
A Milano è stata eletta la prima reginetta in Europa con il hijab. Il concorso ha celebrato l'autodeterminazione delle donne che indossano il velo
Si è tenuto a Cinisello Balsamo (Milano), sabato 4 giugno, il primo concorso di bellezza in Europa rivolto alle donne con il velo. Il nome del concorso è “Regina con il hijab. Sii l’esempio”, e manifesta l’intento di celebrare l’autodeterminazione delle donne che indossano il hijab spontaneamente e non per costrizione.
Il concorso di Miss Hijab: chi sono le vincitrici
Il concorso ha riguardato due categorie, cioè le ragazze dai 14 ai 18 anni e quelle dai 19 ai 25 anni. Le rispettive vincitrici sono la 18enne di Milano Nourhan El Nagar, e la 23nne di Abbiategrasso Mariam Eloziri.
A Tgcom24, l’organizzatrice dell’evento Assia Belhadj ha dichiarato: “Voglio che queste giovani siano un esempio per le loro coetanee”.
La battaglia per i diritti delle donne musulmane
L’attivista ha spiegato com’è nato il concorso e come ha portato avanti la sua battaglia in favore delle donne musulmane e dei loro diritti: “Mi sono sempre impegnata per far capire alla società chi siamo davvero, oltre gli stereotipi. Ho cercato di essere un supporto per le giovani, perché so che vivono tante difficoltà”.
Proprio queste difficoltà, che hanno tormentato anche la stessa Belhadj quando ha cercato lavoro, l’hanno spinta a rispondere con qualcosa di bello e positivo, cioè il concorso. Un’occasione per abbattere lo stereotipo della donna musulmana che indossa il velo perché sottomessa dall’uomo.
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Cosa rappresenta il hijab per le donne musulmane
Ma cos’è davvero il hijab per una donna di religione islamica? È molto più di un accessorio o un capo d’abbigliamento: “È un’entità, alla quale si arriva dopo un percorso spirituale e una scelta profonda. Nulla di obbligato”, ha detto Belhadj a Tgcom24.
Il concorso di bellezza si è infatti concentrato proprio sul velo e la sua “vestibilità secondo i criteri musulmani e l’impegno nella società”, ha precisato l’organizzatrice.
La vincitrice Mariam Eloziri: “Non è un atto di sottomissione”
A La Stampa, la vincitrice della categoria 19-25, Mariam Eloziri, ha affermato: “Ho molto apprezzato che non si puntasse affatto sulla bellezza. A turno ci hanno chiesto quali fossero i nostri valori e perché portassimo il hijab, facendo attenzione al tipo di abbigliamento”.
Per la giovane, il velo “non è solo un pezzo di stoffa, ma ciò che mi identifica quando esco di casa. È il simbolo delle mie origini e della mia religione, non un ostacolo alla vita o un atto di sottomissione come spesso si crede”.