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È morto Virginio Rognoni: l'ex Ministro degli Interni e storico esponente della DC aveva 98 anni

È morto a 98 anni Virginio Rognoni: storico esponente della Democrazia Cristiana, è stato più volte ministro e anche vicepresidente del Csm

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Lutto nel mondo della politica: si è spento a 98 anni Virginio Rognoni, storico esponente di Democrazia Cristiana. Ha scritto il suo nome su alcune delle pagine politiche più importanti del Paese, ricoprendo il ruolo di Ministro degli Interni subito dopo il sequestro Aldo Moro.

È morto Virginio Rognoni: addio a un pezzo di storia DC

Nato a Corsico il 5 agosto 1924, Vittorio Rognoni è stato un avvocato, docente e politico che ha percorso gran parte della storia repubblicana italiana.

Dopo essersi distinto in attività antifasciste in gioventù e aver frequentato lo storico Collegio Ghislieri di Pavia, è diventato esponente della Democrazia Cristiana a partire dal 1960.

virginio rognoni e sergio mattarellaFonte foto: ANSA
Virginio Rognoni e Sergio Mattarella alla cerimonia per i 450 anni della fondazione del Collegio Ghislieri

È stato eletto per la prima volta alla Camera dei Deputati nel 1968, divenendone anche Vicepresidente dal 1976 al 1978. In tutto, sono state 7 le legislature da parlamentare, incarico lasciato definitivamente nel 1994.

Gli incarichi da Ministro e nel CSM

Virginio Rognoni ha ricoperto per la prima volta un incarico ministeriale nei delicati giorni dopo il rapimento e l’omicidio di Aldo Moro: nel 1978, a seguito delle dimissioni di Francesco Cossiga, è stato nominato Ministro dell’interno, carica ricoperta fino al 1983.

Dopo aver affrontato in prima linea politica gli anni di piombo e la violenza terrorista, è stato Ministro della Giustizia tra il 1986-87 e quindi della Difesa tra il 1990-1992. Tra le riforme più significative, si ricorda quella della smilitarizzazione della Polizia di Stato datata 1981.

In seguito, ha continuato a ricoprire incarichi parlamentari fino all’adesione al Partito Popolare Italiano nel 1994. Dopo aver lasciato la Camera, è tornato nel 2002 in qualità di vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura, incarico ricoperto fino al 2006.

Il manifesto del PD e il saluto di Letta

Nel 2007 è stato uno dei dodici saggi dell’Ulivo chiamati a scrivere il manifesto del neo-nato Partito Democratico. Nella sua opinione, il partito che oggi è guidato dal segretario dem Enrico Letta è quello che ha raccolto in sé la storia dei cattolici democratici, guidati dall’idea di libertà, giustizia e laicità della politica.

Per questo, non sorprende che tra i primi a salutare la morte di Virginio Rognoni con un tweet ufficiale. Ha scritto: “Apprendo la notizia della scomparsa di Virginio Rognoni, protagonista sempre in positivo di tante stagioni importanti della vita istituzionale del nostro Paese”. Quindi, ha aggiunto con un tocco più personale: “Un grande amico e un punto di riferimento. Un abbraccio affettuoso alla sua famiglia”.

Nuovo lutto per la DC, a pochi mesi dalla scomparsa di Ciriaco De Mita. Due pochi giorni fa, invece, la politica ha dovuto dire addio anche a Graziella Pagano, ex senatrice candidata con il Terzo Polo.

virginio-rognoni Fonte foto: ANSA
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