Draghi, gaffe in conferenza stampa: la replica degli psicologi
Il premier Mario Draghi è finito di nuovo al centro della bufera per una frase pronunciata in conferenza stampa sugli psicologi
“Smettetela di vaccinare chi ha meno di 60 anni, i giovani, i ragazzi, gli psicologi di 35 anni, queste platee di operatori sanitari che si allargano”. A pronunciare queste parole è stato Mario Draghi in conferenza stampa, sottolineando che la priorità per la somministrazione del vaccino anti Covid dovrebbe andare alle fasce di popolazione più a rischio in base all’età. La battuta sugli psicologi però non è piaciuta alla categoria. Federico Conte, presidente dell’Ordine del Lazio, ha scritto una lettera aperta al premier, pubblicata su Adnkronos.
Draghi, la “battuta” sugli psicologi non piace alla categoria: la replica
“Caro presidente Draghi, le confesso che ho trovato la sua battuta sugli psicologi di 35 anni che bisognerebbe smettere di vaccinare, in occasione della conferenza stampa di ieri, un inciampo infelice e irrispettoso di una categoria che sta offrendo supporto psicologico a centinaia di migliaia di persone. Persone angosciate, ansiose, alcune disperate perché hanno perso familiari, lavoro e identità”, ha scritto il rappresentate della categoria.
“I colloqui di supporto psicologico si svolgono a distanza, ma anche in presenza, perché curare le relazioni attraverso una videocamera non sempre è possibile, né rappresenta la scelta migliore. Gli psicologi lavorano in studi, mediamente piccoli, dove respirano per un’ora la stessa aria, per poi far uscire un paziente e, subito dopo, farne entrare un altro”, ha spiegato.
“Un collega proprio ieri mi diceva che la scorsa settimana ne ha ricevuti 58 in cinque giorni. Ci sono poi gli psicologi che lavorano dando supporto ai medici e agli infermieri che curano i malati Covid, e che non ne possono più di questa situazione. Ma ci sono anche gli psicologi che lavorano nelle Rsa, o nelle scuole, e quelli che lavorano con le persone con disabilità, o con i malati oncologici. Il vaccino, credo sia evidente, non serve allo psicologo di 35 anni, ma ai suoi pazienti, che spesso sono pazienti fragili“, ha sottolineato Federico Conte.
Psicologi contro Draghi: “L’obbligo di vaccinazione lo ha imposto il Governo”
“Non abbiamo ancora i dati, ma la percezione è che la domanda di intervento psicologico sia esplosa negli ultimi mesi, in una condizione di assoluta inadeguatezza del Sistema Sanitario Nazionale. Ciononostante, ognuno di noi sta cercando di fare il meglio che può in una situazione oggettivamente complessa”, ha continuato il presidente dell’Ordine degli Psicologi del Lazio.
“Tra l’altro l’obbligo di vaccinazione agli psicologi lo ha imposto il Governo con il decreto legge 44/2021 della scorsa settimana, in cui ha stabilito che ‘la vaccinazione costituisce requisito essenziale all’esercizio della professione’ e che il rifiuto della vaccinazione ‘determina la sospensione dal diritto di svolgere prestazioni’. Nessuno vuole una medaglia, ma un minimo di rispetto credo sia dovuto”, ha concluso Conte nella nota pubblicata da Adnkronos.
Non solo gli psicologi. Durante la conferenza stampa sulla campagna vaccinale e le misure del Governo, il premier Mario Draghi si è lasciato andare ad alcune considerazioni sul leader Recep Tayyip Erdoğan, che ha definito un dittatore, causando un incidente diplomatico con la Turchia.