AstraZeneca, Oxford sospende test sui bambini. La linea di Draghi
L'Università di Oxford ha sospeso i test del vaccino AstraZeneca sui bambini. Cosa cambia in Italia: la linea di Mario Draghi
L’Agenzia del farmaco europea si pronuncerà nei prossimi giorni, entro giovedì, sul vaccino AstraZeneca. Le nuove segnalazioni di possibili eventi avversi su alcune categorie di persone, infatti, continuano a preoccupare. Se il governo italiano per il momento ha deciso di non prendere decisioni affrettate, un nuovo stop è arrivato direttamente da Oxford.
La decisione di Oxford: sospesi i test del vaccino AstraZeneca sui bambini
L’Università di Oxford, come riporta Skynews, ha annunciato di aver sospeso la sperimentazione del vaccino Vaxzevria (AstraZeneca) sui bambini. I test riprenderanno solo se verranno esclusi i legami tra il siero anti Covid e gli episodi di trombosi negli adulti.
“Sebbene non ci siano preoccupazioni per la sicurezza nella sperimentazione pediatrica – ha spiegato il professor Andrew Pollard – attendiamo ulteriori informazioni dall’Mhra (l’Authority per i farmaci britannica) sui rari casi di trombosi e trombocitopenia che sono stati segnalati negli adulti, prima di somministrare altri vaccini”.
La posizione del governo italiano: cosa cambia per la campagna vaccinale
Sebbene il governo italiano non si sia ancora espresso in merito a una possibile sospensione del vaccino AstraZeneca, la linea del premier Mario Draghi è stata riportata da alcune fonti citate da Huffington Post: “Senza AstraZeneca il rallentamento della campagna di somministrazione sarebbe brusco – ha spiegato chi lavora al dossier – ma al momento le indicazioni sia dell’Ema sia dell’Aifa sono incoraggianti”. Anche l’Oms, infatti, continua a raccomandare l’uso di questo vaccino.
“Ora stanno facendo nuove valutazioni – riferiscono dall’esecutivo – le cui conclusioni saranno note entro giovedì, poi vedremo il da farsi”. Stessa linea seguita dal ministero della Salute: “Abbiamo una filiera scientifica precisa dalla quale scaturiscono le decisioni sull’utilizzo dei vaccini, l’Ema a livello europeo e la nostra Aifa, e le seguiremo”.
L’assessore alla Sanità del Lazio Alessio D’Amato ha dichiarato: “I dubbi su AstraZeneca rischiano di frenare pesantemente la campagna vaccinale. C’è il rischio di una tempesta perfetta se consideriamo anche Johnson&Johnson, che al momento purtroppo non è in grado di garantire forniture adeguate”.
Quale sarà il verdetto dell’Ema: l’anticipazione
L’ultima revisione dell’Ema sul vaccino AstraZeneca, resa nota a fine marzo, non aveva evidenziato “alcun fattore di rischio specifico, come l’età, il sesso o una precedente storia medica di disturbi della coagulazione, per questi eventi molto rari. Un nesso causale con il vaccino non è dimostrato, ma è possibile”. Il verdetto rimandava la valutazione, però, a ulteriori studi.
Ad anticipare la possibile decisione finale dell’Ema sul vaccino AstraZeneca è il responsabile dei vaccini dell’agenzia europea, Marco Cavaleri. Intervistato dal Messaggero, l’esperto ha spiegato che è “sempre più difficile affermare che non vi sia un rapporto di causa ed effetto tra la vaccinazione con AstraZeneca e casi molto rari di coaguli di sangue insoliti associati a un basso numero di piastrine”.
Trombosi e vaccino, il parere dell’Oms
Intanto, però, è arrivato un nuovo parere dell’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità): “Al momento non ci sono legami tra trombosi e vaccino AstraZeneca“. Lo ha detto Rogério Paulo Pinto de Sá Gaspar, direttore del dipartimento di regolamentazione e prequalificazione dell’Agenzia dell’Onu, durante il briefing da Ginevra sul coronavirus rispondendo ad una domanda riguardo all’ultima valutazione dell’Ema.
“Dalla Gran Bretagna e da altri Paesi continuano ad arrivare dati che sono analizzati dai nostri esperti. Per il momento è importante ribadire che i benefici” di AstraZeneca “continuano a superare i rischi”.