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Dopo il femminicidio di Giulia Cecchettin sono raddoppiate le richieste d'aiuto al 1522: numeri impressionanti

Boom di contatti al numero 1522 contro violenza di genere e stalking dopo il femminicidio di Giulia Cecchettin. Chiamano anche le mamme preoccupate

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Dopo il femminicidio di Giulia Cecchettin che ha scosso l’Italia le richieste di aiuto al numero antiviolenza 1522 si sono impennate. Dalle 200 chiamate quotidiane si è arrivati a una media di 400 con picchi fino a 450 o 500, sommando i contatti che avvengono via App e chat.

Impennata di chiamate al numero antiviolenza

La help line 1522 è un servizio pubblico promosso dal Dipartimento per le Pari Opportunità presso la presidenza del Consiglio dei Ministri.

Il numero è gratuito, sia da fisso che da cellulare, ed è operativo 24 ore su 24. Ad esso rispondono operatrici specializzate per le richieste di aiuto e per il sostegno alle vittime di violenza e stalking.

La presentazione del numero 1522Fonte foto: ANSA
Roma, 17 novembre 2017 – La sottosegretaria di Stato alla presidenza del Consiglio Maria Elena Boschi e la consigliera in materia di Pari Opportunità Lucia Annibali presentano gli spot della nuova campagna di comunicazione per promuovere il numero 1522 contro violenza e stalking.

Non sono solo le ragazze ad aver fatto crescere il numero dei contatti: anche i genitori, e in particolar modo le mamme, chiamano la help line preoccupate per le figlie in seguito al caso Cecchettin.

Boom di contatti dopo il ritrovamento del corpo di Giulia

L’aumento dei contatti è coinciso con il giorno del ritrovamento del corpo di Giulia.

A dirlo è la responsabile del servizio, Arianna Gentili, della quale l’Ansa riporta alcune dichiarazioni.

“Di solito questo boom di telefonate lo tocchiamo tra il 24, 25 e 26 novembre per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne“, rende noto Gentili.

“Quest’anno l’eco mediatico del femminicidio di Giulia ha fatto anticipare il picco. E questo perché in tante si sono identificate nella sua situazione”, aggiunge.

“Giulia era una ragazza normale e come lei tante ragazze hanno lasciato il fidanzato e si ritrovano nella sua situazione”.

“Da sempre riceviamo telefonate da parte di genitori e parenti – prosegue Arianna Gentili – ma questa morte ha fatto risuonare ancora di più quella paura che avevano. La percezione che tua figlia sta subendo qualcosa di grave, di fronte a un fatto così drammatico, porta fuori quella paura”.

Maschi che non accettano di venire lasciati

Poi la responsabile racconta una sua esperienza diretta: “L’altro pomeriggio ho risposto in un’ora a dieci telefonate in fila tutte da parte di madri che mi raccontavano che le figlie avevano da poco lasciato il compagno e che questo aveva cominciato a chiamarla, se lo ritrovavano fuori da scuola, sotto casa“.

“La paura più grande dei genitori è l’impotenza. Avere la sensazione che tua figlia è in pericolo ed avere la frustrazione di non sapere come intervenire”, conclude Gentili.

Dopo il femminicidio di Giulia Cecchettin boom di chiamate al numero1522 Fonte foto: 123RF
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