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Guerra Israele-Hamas, ultime news oggi: le minacce degli Huthi sulle navi dirette "verso l'entità sionista"

La guerra tra Israele e Hamas è giunta al suo 64esimo giorno. Tutte le notizie e gli aggiornamenti in diretta

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Oggi è il 64esimo giorno della guerra fra Israele e Hamas. I palestinesi morti, secondo i dati forniti dal ministero della Salute di Hamas, sarebbero circa 17.200, di cui 7.112 bambini. Israele segnala 1.200 morti dall’attacco del 7 ottobre. I rapiti sono 174.

Gli Usa hanno posto il veto sulla bozza di risoluzione presentata all’Onu per chiedere l’immediato cessate il fuoco a Gaza. La bozza è sostenuta dai Paesi arabi. Israele ha espresso apprezzamento per il veto statunitense. Il Regno Unito si è astenuto per la mancata citazione nel testo delle “atrocità” commesse da Hamas ai danni dei civili israeliani. Per Medici senza frontiere, che opera negli ospedali assediati della Striscia di Gaza, si tratta di un atto contro l’umanità.

Intanto Tel Aviv ha aperto il valico di Kerem Shalom per gli aiuti umanitari.

L’esercito israeliano continua a martellare gli obiettivi militari con raid aerei e truppe di terra. Violenti combattimenti si sono tenuti a Beit Hanun e a Shuyaia.

Il racconto della giornata

  1. Israele attacca postazioni di Hezbollah in Libano

    L’aviazione israeliana ha attaccato le postazioni di lancio di Hezbollah in Libano, comprese le posizioni dalle quali sono partiti i lanci contro Israele.

  2. Netanyahu: "Il veto Usa è giusto"

    Benyamin Netanyahu considera “giusto” il veto Usa al Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Le sue parole: “Gli altri Paesi devono comprendere che è impossibile sostenere l’eliminazione di Hamas da una parte, e dall’altra fare appello per lo stop della guerra che impedirebbe quella eliminazione”.

  3. diretta israele hamas
    Israele vuole aumentare la pressione militare sulla Striscia di Gaza

    “Ogni giorno registriamo sempre più terroristi uccisi e sempre più terroristi feriti e negli ultimi giorni stiamo vedendo terroristi che si arrendono. Questo è segno che la loro rete si sta disfacendo e che dobbiamo premere più duramente”, lo ha detto il generale Herzi Halevi, capo di Stato maggiore delle forze di difesa israeliane.

  4. Il figlio di Netanyahu nega l'esistenza di uno Stato palestinese

    Yair Netanyahu, figlio del leader israeliano, in una storia condivisa su Instagram nega l’esistenza di uno Stato palestinese indipendente, sostenendo che la nazione del popolo palestinese sia piuttosto la Giordania.

  5. Le minacce degli Huthi dello Yemen

    In una nota, i ribelli Huthi dello Yemen hanno minacciato le navi “dirette verso l’entità sionista”. Al suo interno leggiamo: “Per la sicurezza della navigazione marittima, avvertiamo tutte le navi e le compagnie di non trattare con i porti israeliani”, ad esclusione dei mezzi che trasportano cibo e medicinali presso la Striscia di Gaza.

  6. Attacci di Hezbollah, tre soldati israeliani feriti

    Prima un militare ferito da schegge, poi altri due appartenenti dell’Idf trasportati in ospedale. È il bilancio riportato da ‘Times of Israel’ dopo gli attacchi di Hezbollah al confine.

  7. Evacuati altri 100 cittadini russi da Gaza, sono 940 dall'inizio del conflitto

    La Russia ha evacuato un altro centinaio di propri connazionali dalla Striscia di Gaza: lo rende noto il Ministero delle Emergenze russo. “Più di un centinaio di russi e componenti delle loro famiglie hanno attraversato il posto di controllo di Rafah. Il Ministero delle Emergenze presso il quartier generale operativo al Cairo stanno provvedendo assistenza medica e psicologica. I cittadini sono rifocillati con cibo e acqua e aiutati con la documentazione necessaria”, ha spiegato il Ministero. Complessivamente, 940 cittadini russi sono stati evacuati dalla Striscia dall’inizio del conflitto, tra cui 420 bambini. Sono arrivati in Russia con dieci voli operati dal Ministero dell’Aeronautica. 

  8. khan-yunis-israele-gaza-hamas
    Israele, nuovo ordine di evacuazione a Khan Yunis

    L’esercito israeliano ha ordinato di nuovo l’evacuazione dei civili da Khan Yunis, nel Sud della Striscia di Gaza. In un post su X, i militari dello Stato ebraico hanno invitato i civili a lasciare dai quartieri di Al-Katiba e Al-Mahatta, nonché dal centro della città di Khan Yunis. L’esercito ha detto ai residenti di spostarsi a ovest verso “rifugi noti”.

  9. Aviazione israeliana, attacco al quartier generale di Hezbollah in territorio libanese

    Le Forze di Difesa israeliane hanno dichiarato che l’aviazione ha attaccato il quartier generale operativo di Hezbollah in territorio libanese, in risposta a una serie di lanci verso il nord di Israele avvenuti nella giornata di sabato 9 dicembre.

  10. erdogan-israele-hamas
    Erdoğan: "Un mondo più giusto è possibile ma senza gli Stati Uniti"

    Il presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdoğan, ha detto in un discorso che un mondo più giusto è possibile “ma non con l’America perché gli Stati Uniti stanno con Israele”, come riporta Associated Press. Erdoğan ha usato il suo discorso sui diritti umani per accusare l’Occidente di “barbarie” per la sua posizione sulla guerra tra Israele e Hamas e per la sua presunta tolleranza dell’islamofobia. “Israele ha compiuto atrocità e massacri che faranno vergognare l’intera umanità”, ha detto Erdogan a una sala gremita a Istanbul, il giorno prima del 75° anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani.

  11. Putin telefona ad al-Sisi, "lavoriamo per cessate il fuoco a Gaza"

    Il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi – riferisce il portavoce Ahmed Fahmy – ha informato il presidente russo Vladimir Putin degli sforzi ancora in atto da parte egiziana per spingere ad un cessate il fuoco duraturo e per fare quanto in suo potere per fornire alla Striscia di Gaza la maggior quantità possibile di aiuti. I due presidenti – ha concluso il portavoce – “hanno concordato di continuare a lavorare seriamente per un cessate il fuoco e affinché la comunità internazionale si assuma le proprie responsabilità al riguardo, considerando l’importanza di sforzi internazionali concertati per raggiungere una soluzione giusta e globale della questione palestinese”. Una soluzione, dicono, basata sul riconoscimento di due Stati, “in conformità con le pertinenti decisioni di legittimità internazionale”.

  12. Guterres: più del 60% delle abitazioni di Gaza distrutte o danneggiate

    Secondo il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, oltre il 60% delle abitazioni di Gaza sono state distrutte o danneggiate e l’85% della popolazione è stata costretta a lasciare le proprie case. Lo riporta il Guardian.

  13. 2 palestinesi sono stati uccisi in Cisgiordania

    Le forze israeliane hanno sparato e ucciso un uomo palestinese in Cisgiordania e un altro è deceduto per le ferite riportate in un raid israeliano di ieri, venerdì 8 dicembre, secondo quanto riportato da AP. Il ministero della Sanità palestinese ha dichiarato che l’uomo di 25 anni che è morto oggi per le ferite riportate era stato colpito durante un raid di arresto nel campo profughi di Faraa. 7 persone sono state uccise in questo raid, tra cui un comandante locale della Brigata dei Martiri di Al Aqsa. Dall’inizio del conflitto, 2 mesi fa, sono stati uccisi 274 palestinesi nella Cisgiordania occupata, la maggior parte dei quali durante sparatorie che, secondo l’esercito israeliano, sono iniziate durante operazioni di arresto di sospetti militanti.

  14. Ostaggio israeliano di 25 anni ucciso a Gaza

    Sahar Baruch, 25 anni, uno dei circa 240 ostaggi presi durante l’attacco di Hamas a Israele del 7 ottobre, è stato ucciso durante la prigionia di Hamas, secondo una dichiarazione congiunta della sua comunità, il Kibbutz Be’eri, e del Forum delle famiglie degli ostaggi e dei dispersi.

  15. Erdoğan: "Il Consiglio di sicurezza dell'ONU deve essere riformato"

    Tayyip Erdoğan, presidente della Turchia, ha chiesto la riforma del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, dopo che gli Stati Uniti hanno posto il veto su una proposta di cessate il fuoco per Gaza, nonostante il Consiglio dei 15 membri abbia votato la risoluzione per 13 a 1, come riporta Reuters. “La richiesta di cessate il fuoco del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite è stata respinta solo dal veto degli Stati Uniti. È questa la giustizia?”, ha detto Erdoğan in una conferenza sui diritti umani a Istanbul. “Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite deve essere riformato”, ha aggiunto.

  16. gaza
    Unicef: a Gaza quasi un milione di bambini sfollati

    “Quasi un milione di bambini sono stati sfollati con la forza dalle loro case. Ora vengono spinti sempre più a sud in aree minuscole e sovraffollate, senza acqua, cibo o protezione”. Lo afferma in una nota il direttore dell’Unicef per il Medio Oriente e il Nord Africa, Adele Khodr.

  17. Duri scontri nel nord di Gaza

    Violenti scontri sono stati segnalati a Gaza, e in particolare nel nord della Striscia: l’esercito israeliano martella gli obiettivi militari con truppe di terra e raid aerei. Nell’area di Beit Hanun nella notte i soldati hanno colpito terroristi che avevano sparato da una scuola e da una moschea. Segnalati anche combattimenti a Shuyaia, nel centro di Gaza.

  18. Giornalista muore sotto le bombe a Gaza

    Si chiamava Montaser al-Sawaf e lavorava come giornalista freelance per l’agenzia di stampa turca Anadolu. Al-Sawaf è morto durante i raid israeliani sulla Striscia di Gaza. Lo ha annunciato in una nota l’Alleanza europea delle agenzie di stampa (Eana), esprimendo “profondo cordoglio per la tragica perdita”. Secondo il Comitato per la protezione dei giornalisti sono 63 i reporter uccisi dall’inizio della guerra a Gaza.

  19. Regno Unito: "Astenuti perché manca la condanna di Hamas"

    La Gran Bretagna si è astenuta dal votare la risoluzione dell’Onu che chiedeva l’immediato cessate il fuoco a Gaza perché mancava la condanna di Hamas e delle “atrocità” commesse nell’attacco del 7 ottobre. “Chiedere un cessate il fuoco ignora il fatto che Hamas abbia commesso atti di terrorismo e tenga ancora in ostaggio civili”, ha dichiarato la rappresentante del Regno Unito all’Onu, Barbara Woodward. “Non possiamo votare a favore di una risoluzione che non condanna le atrocità commesse da Hamas contro civili israeliani innocenti”, ha aggiunto.

  20. Msf: "Veto Usa è atto contro l’umanità"

    “Mentre le bombe continuano a cadere sui civili palestinesi e a causare una distruzione diffusa, gli Stati Uniti hanno usato ancora una volta il loro potere per bloccare il tentativo del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite di chiedere un cessate il fuoco a Gaza. Ponendo il veto a questa risoluzione, gli Stati Uniti sono gli unici a votare contro l’umanità, diventando inoltre complici della carneficina a Gaza”.
    Lo ha detto Avril Benoit, direttore generale di Medici Senza Frontiere (Msf) negli Stati Uniti.

  21. Medici Senza Frontiere: "A Gaza bambini con pensieri suicidi"

    Marie Aure Perreaut, coordinatrice di Medici Senza Frontiere a Gaza che opera presso l’al Aqsa Hospital, racconta che diversi bambini che vivono sotto assedio manifestano pensieri suicidi. “Siamo abituati a lavorare in zone di guerra, ma non avevamo mai incontrato bambini così piccoli con pensieri suicidi”, ha detto. , racconta. Aure risponde da , ospedale che si trova nel mezzo della Striscia.

  22. ambasciatore israeliano all'Onu Gilad Erdan
    Israele ringrazia gli Usa per il no alla risoluzione Onu

    L’ambasciatore israeliano all’Onu, Gilad Erdan, ha ringraziato il presidente americano Joe Biden per la “costante posizione” di appoggio a Israele, dopo il veto posto dagli Usa sulla bozza di risoluzione del Consiglio di Sicurezza per un immediato cessate a Gaza. “Una piccola luce ha respinto un mucchio di oscurità”, ha detto in un comunicato. L’allusione è alla festa delle luci, l’Hanukkah, iniziata ieri. “È una cosa scioccante che quando Hamas sta lanciando missili su Gush Dan dai centri abitati della parte meridionale di Gaza, le Nazioni Unite siano impegnate a deliberare su una distorta risoluzione diretta alla parte sbagliata e neppure condannano Hamas”, ha detto Erdan. “Un cessate il fuoco è possibile solo col ritorno di tutti gli ostaggi e la distruzione di Hamas”.

  23. Gli Usa pongono il veto sulla risoluzione Onu per il cessate il fuoco

    Gli Stati Uniti hanno posto il veto alla risoluzione del Consiglio di Sicurezza Onu per un cessate il fuoco immediato a Gaza. La risoluzione “contrasta con la realtà”, ha detto il vice rappresentante americano all’Onu Robert Wood. “Non sosteniamo gli appelli per un cessate il fuoco immediato”, ha aggiunto l’alto funzionario.  “Ciò pianterebbe solamente i semi per una futura guerra, perché Hamas non ha alcuna voglia di una pace duratura”.

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    La mappa
  25. Il 63esimo giorno di guerra fra Hamas e Israele si è chiuso con 17.177 morti palestinesi, secondo i dati del Ministero della Sanità di Gaza, e con 1.200 israeliani uccisi. Gli ostaggi sono 174.

    Il segretario Antonio Guterres ha invocato l’articolo 99 della Carta dell’Onu, lo strumento diplomatico più potente nelle sue mani, al fine di portare all’attenzione del Consiglio la crisi nella Striscia di Gaza. Dopo l’invio della lettera, gli Emirati Arabi Uniti hanno preparato una bozza di risoluzione. Il testo definisce la situazione umanitaria a Gaza “catastrofica” e richiede “un immediato cessate il fuoco umanitario“.

    Dagli Stati Uniti arriva un messaggio a Israele per bocca del segretario di Stato americano Antony Blinken, il quale ha dichiarato che esiste un “divario” tra “l’intenzione di Israele di proteggere i civili” a Gaza e ciò che sta accadendo nei fatti. Blinken ha aggiunto che “resta imperativo che Israele dia priorità alla protezione dei civili”.

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