Decreto Aiuti bis, no alla proroga del bonus 200 euro: "Ci sarà decontribuzione". Cosa significa e a che serve
Dall'incontro tra il premier Draghi e i segretari dei sindacati è emersa la posizione di non prorogare ulteriormente il bonus 200 euro, ma di procedere con la decontribuzione
In attesa delle elezioni fissate per il prossimo 25 settembre, il Governo prosegue il proprio lavoro per gli affari correnti e incontra i sindacati a Palazzo Chigi per mettere in chiaro il piano per il decreto aiuti bis. Nelle ultime ore si sono infatti susseguite varie ipotesi sui contributi da erogare in favore dei cittadini, con l’idea di prorogare il bonus 200 euro per cinque mensilità, ma dal presidente del Consiglio Mario Draghi è arrivata una puntualizzazione che è pronta a cambiare tutto negli stipendi degli italiani.
Bonus 200 euro, sarà una decontribuzione
Nel corso dell’incontro avvenuto mercoledì 27 luglio a Palazzo Chigi tra il premier Mario Draghi e i segretari di Cgil, Cisl e Uil, da parte dell’ex banchiere è infatti arrivata la conferma che l’obiettivo del Governo è quello di “non abbandonare i lavoratori, i pensionati e le imprese“.
Per l’esecutivo, nonostante il terremoto politico che ha portato alle dimissioni del premier e al conseguente scioglimento delle Camere firmato dal presidente Mattarella, non va infatti sottovalutato il peso della crisi economica e del caro-vita. Per questo motivo, dopo il bonus 200 euro, nel decreto aiuti bis gli italiani non verranno lasciati da soli, anzi. Non ci sarà, secondo quanto riferito dal premier, una proroga del bonus, ma si tratterà di una decontribuzione diretta sulla busta paga dei dipendenti.
Il premier Mario Draghi e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella
Cos’è la decontribuzione
A cercare di spiegare l’intervento pensato dall’esecutivo ci hanno pensato i segretari Cisl Luigi Sbarra e Uil Pierpaolo Bombardieri. Secondo i due, infatti, Draghi ha sottolineato che il presidente Draghi ha proposto una decontribuzione come base di partenza del confronto in ottica dei lavori per il decreto aiuti bis.
“Ci hanno detto che interviene sulla decontribuzione dei lavoratori dipendenti quindi si aumenta il netto in busta paga” hanno spiegato. In poche parole, la misura del Governo punta alla riduzione dell’importo dei contributi previdenziali e assistenziali relativi alle retribuzioni, facendo così diminuire i contributi da pagare per il lavoratore che avrebbe una somma maggiore in busta paga ogni mese.
I sindacati sorridono dopo l’incontro
Dopo l’incontro avvenuto a Palazzo Chigi i sindacati si sono dichiarati positivi sui lavori discussi con il presidente del Consiglio. “La valutazione è positiva, era quello che avevamo chiesto. Stop ai bonus ma interventi strutturali” ha dichiarato Bombardieri.
Parere positivo anche da parte di Maurizio Landini, segretario generale della Cgil: “L’incontro ha prodotto alcune prime risposte nella direzione da noi richiesta. Credo che la strada sia giusta. Valuteremo l’entità”.