Covid, "l'epidemia si sta muovendo verso l'Italia": l'allarme di Brusaferro. Chi sono i nuovi contagiati
Il commento di Silvio Brusaferro e Gianni Rezza ai dati dell'ultimo monitoraggio settimanale della Cabina di Regia sulla situazione Covid in Italia
L’epidemia di coronavirus si sta muovendo verso l’Italia. Lo ha affermato il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro, in occasione della conferenza stampa organizzata per commentare i dati dell’ultimo monitoraggio settimanale della Cabina di Regia.
Le dichiarazioni di Silvio Brusaferro
Brusaferro ha detto: “Progressivamente dal centro-est europeo l’epidemia si sta muovendo verso la Francia e l’Italia. Il nostro Paese mostra un incremento nella circolazione del virus ma in una situazione più contenuta rispetto agli altri Paesi, ma comunque l’andamento è in crescita“.
Il presidente dell’Iss ha spiegato che l’aumento più significativo si registra nella fascia tra i 30 e 50 anni.
Brusaferro ha poi aggiunto: “C’è un incremento tra i casi pediatrici, in particolare sotto i 12 anni e in particolare tra 6 e 11 anni. Questa è la fascia dove non è disponibile la vaccinazione. Vengono segnalati dei ricoveri anche per questa fascia di età, anche se i numeri sono piccoli”.
Ancora Brusaferro: “Continua a crescere in modo lento ma progressivo l’occupazione delle aree mediche e delle terapie intensive. Quindi è necessaria una maggiore copertura vaccinale e la terza dose soprattutto per i soggetti anziani o con patologie, ma è anche necessario mantenere comportamenti prudenti come l’uso della mascherine, igiene delle mani e distanziamento”.
Il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità ha poi detto: “Si vede la crescita delle vaccinazioni per le terze dosi, ma tra gli over 80 la percentuale non supera il 40% e quindi va ribadita l’importanza della terza dose soprattutto per le categorie più fragili. Inoltre, milioni di persone tra 30 e 50 anni ancora non hanno la prima dose vaccinale”.
Le dichiarazioni di Gianni Rezza
Alla conferenza sui dati del monitoraggio settimanale della Cabina di Regia, ha preso la parola anche Gianni Rezza, direttore della Prevenzione del ministero della Salute.
Le sue parole: “Si evidenzia una tendenza al peggioramento. Al momento però la crescita dei casi è chiara ma lenta, grazie agli effetti della campagna vaccinale anche grazie al fatto che alcune misure come il Green pass che riducono il rischio nel nostra Paese sono in atto da tempo. Dobbiamo avere una visione non ottimistica ma cauta“.
Rezza ha poi aggiunto sulle terze dosi: “Quelli che, a oggi, non hanno raggiunto 6 mesi dal completamento del ciclo vaccinale primario sono soprattutto persone giovani. Accorciare questo intervallo non avrebbe effetti negativi e potrebbe dare qualche possibilità in più di accelerare la campagna vaccinale. Si tratta di un elemento da valutare con una certa attenzione”.