Covid e viaggi, via misure in Ue. Quando si cambia e come si potrà viaggiare, la nuova ordinanza di Speranza
Coronavirus e viaggi all'interno dell'Unione europea: sia va verso la rimozione delle restrizioni per i vaccinati e i guariti
Nelle raccomandazioni approvate dai ministri per gli Affari europei viene indicato che i Paesi Ue “dovrebbero revocare la restrizione temporanea dei viaggi non essenziali verso l’Unione per le persone vaccinate” contro il Covid. Il via libera ci sarà ad una condizione, vale a dire che le persone “abbiano ricevuto l’ultima dose del ciclo di vaccinazione primario almeno 14 giorni e non più di 270 giorni prima dell’arrivo o abbiano ricevuto una dose di richiamo”.
Gli Stati membri, si legge ancora nel documento, “dovrebbero inoltre revocare la restrizione temporanea dei viaggi non essenziali per le persone che sono guarite dal Covid entro i 180 giorni precedenti il viaggio”.
Covid e viaggi, quando scatta l’allentamento delle misure in Ue
L’allentamento delle misure, deciso per la crescente copertura vaccinale e la somministrazione di dosi di richiamo, entrerà in vigore dal primo marzo. Gli Stati membri dovrebbero autorizzare i viaggi non essenziali dei vaccinati con un vaccino approvato dall’Ue o dall’Oms e delle persone guarite.
Gli Stati membri potrebbero comunque richiedere un test PCR negativo effettuato non più di 72 ore prima della partenza e applicare misure supplementari come la quarantena o l’isolamento. Un test negativo prima della partenza potrebbe essere richiesto anche per chi è guarito o per chi è stato vaccinato con un vaccino approvato dall’Ue ma che non è in possesso di un certificato Ue o equivalente.
I minori sopra i sei anni e sotto i 18 con i requisiti stabiliti per gli adulti dovrebbero essere autorizzati a viaggiare. Inoltre, tutti gli altri fra i 6 e i 18 anni sarebbero autorizzati con un test negativo. Ai minori di 6 anni non dovrebbero essere applicati test o requisiti aggiuntivi.
Covid e Viaggi, il nodo dell’elenco dei Paesi Terzi
Mutano anche i parametri per entrare nell’elenco dei Paesi terzi, per cui revocare le restrizioni per tutti i viaggiatori: in base alle nuove norme il numero di casi di Covid per 100 mila abitanti negli ultimi 14 giorni è aumentato da 75 a 100. Anche il tasso settimanale di test effettuati per 100 mila abitanti è aumentato da 300 a 600 test.
Un’immagine dell’Aeroporto di Fiumicino
Continuano ad applicarsi altri criteri esistenti, tra cui una tendenza stabile o decrescente di nuovi casi, un tasso di positività del 4 % tra tutti i test effettuati, progressi nella vaccinazione, la presenza di varianti di interesse o che destano preoccupazione e la risposta globale alla pandemia nel Paese. Si dovrebbe continuare a in considerazione, caso per caso, della reciprocità.
Ma secondo il Consiglio europeo è opportuno iniziare a prendere in considerazione il passaggio a un approccio basato esclusivamente sulla persona e andare verso la cancellazione dell’elenco dei Paesi. Per questo, al fine di dare ai Paesi terzi il tempo di aumentare i loro tassi di vaccinazione, Il Consiglio suggerisce che la raccomandazione dovrebbe essere riesaminata dalla Commissione entro il 30 aprile 2022.
Covid e viaggi, la nuova ordinanza del ministro Speranza
Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato una nuova ordinanza che a partire dal 1 marzo prevede “per gli arrivi da tutti i Paesi extraeuropei le stesse regole già vigenti per i Paesi europei”.
Per entrare in territorio italiano dai Paesi extra Ue sarà duque sufficiente una delle condizioni del Green pass: certificato di avvenuta vaccinazione o guarigione dal Covid-19 o un tampone negativo.