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Covid a Milano, nuova scoperta dal coronavirus nelle acque reflue: quanti sono i positivi

Un nuovo studio sulla presenza del coronavirus nelle acque reflue di Milano ha fornito alcuni risultati a sorpresa: cosa è emerso dalla ricerca

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

I ricercatori dell’Istituto Mario Negri, dell’università di Milano e della Regione Lombardia hanno usato il monitoraggio delle acque reflue, dove i positivi al coronavirus rilasciano le loro feci, per misurare la circolazione della pandemia di Covid a Milano per quasi 2 anni, tra marzo 2020 e novembre 2021. I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista scientifica ‘Jama’.

Coronavirus a Milano: la nuova scoperta dalle acque reflue

I ricercatori milanesi hanno prelevato campioni ogni settimana dal depuratore di Nosedo, che raccoglie circa metà dei reflui della città, e hanno misurato la quantità di coronavirus presente.

Giovanni Nattino, statistico, che dirige il laboratorio di inferenza causale in epidemiologia al Mario Negri, ha spiegato in alcune dichiarazioni riportate da ‘La Repubblica’: “La misurazione riflette in modo abbastanza preciso la circolazione del virus nella popolazione. Possono esserci delle imprecisioni, se per esempio piove molto e l’acqua è più diluita. Del metodo, però, possiamo fidarci. In genere anticipa di un paio di settimane quello che vedremo con il conteggio dei tamponi, perché chi è contagiato inizia a eliminare il virus con le feci subito, anche prima che appaiano i sintomi”.

Dallo studio è emerso che la quantità di coronavirus in circolazione a Milano a novembre 2021 è superiore a quella della prima ondata di marzo 2020, è solo di poco inferiore all’ondata di novembre 2020 ed è di nuovo superiore all’ondata Covid risalente alla primavera 2021.

Il dato a “sorpresa” emerso dall’analisi delle acque reflue di Milano, è che quasi un anno di campagna vaccinale non ha ridotto la presenza del coronavirus.

Covid a Milano, nuova scoperta dal coronavirus nelle acque reflue: quanti sono i positivi, la "buona" notiziaFonte foto: ANSA
Test Covid.

Quanti sono i positivi al Covid

Il coordinatore dello studio Guido Bertolini, che dirige il dipartimento di ricerca sulla salute pubblica al Mario Negri, ha commentato così i risultati dello studio: “A novembre 2021 a Milano c’è troppo virus per pensare che la causa siano i non vaccinati”.

I positivi asintomatici, che non appaiono in alcuna statistica ufficiale, potrebbero essere, quindi, stando ai risultati di questo studio, molti di più di quanto ci si immaginava.

Più positivi al Covid di quanto si pensava: perché “non è una brutta notizia”

Guido Bertolini ha spiegato che ciò che è emerso dallo studio “non è affatto una brutta notizia. Anzi, la trovo molto positiva nel momento in cui non aumentano i casi gravi. Se il virus è libero di contagiare, ottiene il suo scopo. L’evoluzione non lo spinge verso nuove varianti capaci di sfuggire al nostro sistema immunitario. Lo spinge, semmai, verso forme più contagiose ma non aggressive: esattamente ciò che abbiamo visto con Omicron”.

Sull’importanza di vaccinarsi contro il Covid, l’esperto ha dichiarato: “Se attorno a noi c’è molto più virus in circolazione di quel che crediamo, immunizzarsi diventa ancora più importante”.

Ancora Bertolini: “Attorno a noi, probabilmente, c’è molto più virus di quel che ci dicono i numeri. Ciò deve spingere le persone fragili a restare ancora molto attente”.

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