Coronavirus, in Italia è più "cattivo": 4 morti ogni 100 casi
L'Italia è ai primi posti della classifica mondiale basata sull'indice di letalità del coronavirus: le possibili spiegazioni
Il coronavirus è più “cattivo” in Italia. A scriverlo è il ‘Corriere della Sera’, che fa riferimento all’indice di letalità nel nostro Paese, paragonato a quello degli altri stati. Nella graduatoria mondiale elaborata ogni giorno dalla Johns Hopkins University di Baltimora, l’Italia è al terzo posto con quasi 4 morti (per la precisione 3,8) ogni 100 casi scoperti dall’inizio della pandemia.
Al primo posto c’è il Messico, con quasi 10 persone decedute ogni 100 che hanno contratto il coronavirus.
L’Iran è in seconda posizione, con poco più di 5 persone decedute su 100 casi Covid.
Subito dietro l’Italia c’è il Regno Unito, con un indice di letalità pari al 3,7%.
Sono più bassi, invece, i numeri fatti registrare da Germania, Francia e Spagna (rispettivamente 1,6%, 2,2% e 2,8%).
Perché il coronavirus è più “cattivo” in Italia
Secondo l’università americana, l’indice di letalità è legato al numero di tamponi effettuati dai vari stati: più se ne fanno, più il tasso dovrebbe abbassarsi, dal momento che la maggior parte dei casi Covid sono di natura leggera e ciò, quindi, dovrebbe mitigare l’indice di letalità.
Il Regno Unito, però, ha fatto finora oltre 37 milioni di test, il doppio rispetto all’Italia, e Francia e Spagna ne hanno effettuati un numero molto simile al nostro.
Gli scienziati americani hanno suggerito altre due possibili spiegazioni: una è demografica, legata all’anzianità della popolazione (in Italia tra le più alte al mondo), e l’altra legata all’efficienza del sistema sanitario, cioè al momento in cui il paziente viene preso in carico e alla rapidità delle cure.
L’Italia è nelle prime posizioni anche della classifica basata sull’indice di mortalità, legato alla popolazione totale.
Siamo al nono posto, con oltre 75 deceduti ogni 100 mila abitanti.
Il Belgio è primo con 128 morti ogni 100 mila abitanti.
La Germania è a quota 15, la Francia a 67, mentre la Spagna ci supera con 88 casi.