Omicidio a Milano, Eros Di Ronza ucciso con le forbici da un barista durante una rapina: chi era la vittima
Eros Di Ronza è morto durante il tentativo di una rapina, ucciso dal nipote e dal marito della titolare del bar con un paio di forbici: aveva due figli e molti precedenti a carico
Giovedì 17 ottobre Eros Di Ronza, pregiudicato di 37 anni, è stato ucciso davanti a un bar di viale Giovanni da Cermenate, a Milano. L’omicidio sarebbe stato commesso dai parenti della titolare del locale.
La dinamica dell’omicidio di Milano
Eros Di Ronza, forse con un complice, si sarebbe presentato davanti al bar di viale Giovanni da Cermenate intorno alle 5: nel locale non c’era nessuno.
I ladri avrebbero quindi provato a forzare la serranda, uno di loro sarebbe presumibilmente riuscito a entrare e a prendere delle mazzette di Gratta & Vinci, alcune ritrovate in strada dalla polizia scientifica.
I Gratta e Vinci finiti in strada, fuori dal bar, dopo l’omicidio
Svegliati dall’allarme, i parenti della titolare del bar (il nipote e il marito) sarebbero scesi dal piano superiore, dove abitano, con un paio di forbici.
Proprio con queste uno dei due avrebbe colpito almeno 20 volte Eros Di Ronza, ferendolo mortalmente al torace e rendendo inutili i soccorsi.
Il possibile complice si sarebbe dato alla fuga, lasciando lì il motorino usato – si pensa – per recarsi sul luogo della rapina.
Lo scooter, tra l’altro, era stato rubato nella notte tra martedì 15 e mercoledì 16 ottobre, quindi il giorno prima dell’omicidio, in via Brioschi.
Chi era Eros Di Ronza
Eros Di Ronza era nato il 21 agosto 1987, aveva appena compiuto 37 anni.
Padre di due figli, era noto alle forze dell’ordine per precedenti legati a furti e rapine, secondo quanto riferito dall’Ansa.
Il quotidiano Leggo, invece, aggiunge che l’uomo abitava proprio nei dintorni del luogo in cui è morto.
Il Corriere della Sera riferisce che Di Ronza era stato arrestato l’ultima volta a settembre per resistenza a pubblico ufficiale: il 3 ottobre invece era stato indagato per possesso di armi.
Aveva l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Il bar bersaglio di 3 rapine
Secondo quanto riferito dal Corriere della Sera, sembra che il Bar Ji Sufen fosse già stato il bersaglio di altre 3 rapine in passato.