Covid, l'allarme dell'Iss: demenza tra i fattori di alto rischio
Il nuovo rapporto dell'Istituto Superiore di Sanità spiega che 2 vittime del Covid su 10 erano persone affette da demenza
L’Istituto Superiore di Sanità ha pubblicato un rapporto con le indicazioni per un appropriato sostegno alle persone con demenza durante la pandemia di Covid-19. Tra le vittime del coronavirus, 2 persone su 10 erano affette da demenza. In Italia sono circa un milione e 100mila i pazienti che hanno diagnosi di disturbi acquisiti delle funzioni intellettive. Il 60% di questi ha l’Alzheimer. Il fenomeno è tuttavia “molto sottostimato“, come sottolinea l’Iss.
Per questo l’Istituto ha ritenuto necessario dare indicazioni a chi si occupa dei malati in ambito domiciliare, viste le difficoltà che possono sorgere nel riconoscere velocemente i sintomi spia di Covid-19.
“In diversi Paesi europei, tra cui l’Italia, circa il 20% dei decessi Covid si è verificato tra le persone con demenza, forse per effetto della difficoltà ad aderire alle norme igienico-sanitarie e della comune presenza di patologie croniche concomitanti”, ha spiegato Nicola Vanacore, coordinatore del Rapporto dell’Iss, all’Ansa. Queste persone “devono essere protette in modo mirato nell’attuale pandemia”.
Tra le raccomandazioi per i care giver, quella di avere una fomazione specifica per riconoscere i segni di infezione da Sars-Cov-2 e attivare tempestivamente i servizi di emergenza sanitaria davanti a difficoltà respiratoria e dolore toracico. Chi si occupa di pazienti affetti da demenza deve inoltre avvicinarsi a loro solo sempre con la mascherina.
È necessario, secondo il rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità, “limitare le visite a casa, se non strettamente necessario”.
Riguardo le Rsa, gli ospizi e altre strutture, tutti gli operatori sono tenuti a effettuare il monitoraggio della temperatura a inizio turno. Le attività di riabilitazione e attività motoria devono essere svolte in piccoli gruppi e spazi ampi. Bisogna inoltre identificare un referente Covid che abbia effettuato la formazione e possa prendersi carico della gestione dei contagi.
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