Coronavirus, Ilaria Capua fa chiarezza sul salmone e i nuovi casi
La virologa Ilaria Capua ha parlato dei nuovi focolai in Cina, spiegando il suo punto di vista sull'ipotesi del virus circolato grazie al salmone
La virologa Ilaria Capua, ospite della trasmissione Zapping su Radio1, ha provato a fare chiarezza sulle ipotesi circolate nei giorni scorsi in merito ai nuovi focolai di Pechino, forse causati dalla presenza di coronavirus nel salmone. L’esperta ha subito chiarito: “Credo che possiamo affermare che i salmoni non sono in grado di trasmettere questa infezione. I virus funzionano a certe temperature, i pesci vivono ad altre temperature. Quindi non è proprio possibile che il virus circoli tra i salmoni e che poi questi possano rappresentare una fonte di contagio”.
Coronavirus, Ilaria Capua: “La pandemia la fanno le persone”
“Io ho visto notizie molto contraddittorie e confusionarie. Si parla di un mercato, ma in un mercato non ci sono solo prodotti, nei mercati ci vanno le persone”, ha sottolineato Capua, aggiungendo: “Il virus fa il virus, ma la pandemia la fanno le persone portando in giro il virus”.
“Il virus circola in tutto il mondo, continuerà a circolare, ma sono i comportamenti delle persone che fanno la differenza”, ha precisato la virologa. E su questo punto, a proposito dei comportamenti degli italiani, Ilaria Capua si è soffermata: “Credo che ci stiamo comportando bene”.
Coronavirus, Capua rassicura: “Gli italiani stanno rispettando le regole”
“Il primo indicatore da tenere sotto controllo – ha precisato Capua – è il numero dei ricoveri in terapia intensiva. Quell’indicatore ci dice che il virus sta creando insieme ad altri fattori una situazione pericolosa dal punto di vista sanitario”.
“Da quello che vedo in Italia, vi è un calo progressivo e continuo del numero di presenze in terapia intensiva, e questo vuol dire che gli italiani stanno rispettando le regole. Soprattutto le persone più fragili”, ha concluso la virologa.
Proprio ieri, però, i pazienti in terapia intensiva sono tornati a salire dopo settimane in cui il dato ha continuato a scendere.
Coronavirus, “a Pechino importato dall’Europa”
Quanto alla situazione in Cina, dove il nuovo focolaio nella capitale sta destando nuove preoccupazioni, i casi sono saliti a 183, come riporta l’Ansa, citando i dati della Commissione sanitaria municipale. Gli scienziati cinesi hanno nel frattempo decodificato il genoma del virus.
Stando a quanto riferisce il Corriere della Sera, i nuovi focolai sarebbero nati da un ceppo europeo del virus, che oltretutto appare più vecchio di quello attualmente presente in Europa. Questo significa che sarebbe arrivato a Pechino da diverso tempo prima di essere effettivamente scoperto.