Civitanova Marche, la morte di Alika Ogorchukwu diventa un caso politico. La rabbia e l'appello dell'amico
Un amico di Alika Ogorchukwu ha lanciato un appello in tv contro i politici che fomentano il razzismo in Italia
La morte di Alika Ogorchukwu, l’ambulante nigeriano ucciso a Civitanova Marche in seguito a una lite con il 32enne italiano Filippo Claudio Giuseppe Ferlazzo, ha scosso l’Italia, riportando al centro dell’attualità il dibattito sulla sicurezza e sul razzismo. Al punto da diventare anche un caso politico, dal momento che diversi esponenti di partiti si sono espressi sul tema.
- La rabbia e l'appello dell'amico di Alika: "I politici devono abbassare i toni"
- La polemica social tra Formigli e Meloni
- I messaggi di Salvini, Conte, Tajani
La rabbia e l’appello dell’amico di Alika: “I politici devono abbassare i toni”
Un amico di Alika, in Italia da 23 anni, è intervenuto a “Morning News” per lanciare un duro appello: “A me dispiace raccontare questo dramma perché Civitanova Marche non lo merita assolutamente. Io ho avvisato il sindaco dieci giorni fa, gli ho chiesto di abbassare i toni in merito alle questioni del razzismo, ma lui non si è interessato e anche il giorno dopo la morte di Alika era con gli amici a fare l’aperitivo”.
L’amico della vittima ha poi sottolineato: “Civitanova è la città più bella d’Italia, ma stiamo vivendo un momento molto difficile e torno a ripetere che i politici devono abbassare i toni, anche Giorgia Meloni ne ha parlato”.
La polemica social tra Formigli e Meloni
Proprio in merito alla notizia del terribile pestaggio, Giorgia Meloni aveva scritto sui social: “Non ci sono giustificazioni per tale brutalità. Mi auguro che l’assassino la paghi cara per questo orrendo omicidio. Una preghiera per la vittima”.
Ma sempre sui social c’è stato un acceso botta e risposta tra il giornalista Corrado Formigli e la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. Il giornalista sostanzialmente aveva lanciato una provocazione contro Meloni e Salvini, esortandoli ad esprimersi sulla vicenda.
Un tweet a cui Meloni ha risposto così:
Prima di usare la morte del povero Alika per la tua penosa propaganda, non potevi almeno esprimere solidarietà alla famiglia? Come puoi verificare, io la mia condanna verso questo brutale omicidio l’ho espressa e subito. Sciacallo https://t.co/xO28Nzvx2y
— Giorgia Meloni 🇮🇹 ن (@GiorgiaMeloni) July 30, 2022
E a cui Formigli, a sua volta, ha replicato con un altro tweet:
Per precisare, viste alcune ricostruzioni infedeli: il tweet in cui esorto @GiorgiaMeloni e @matteosalvinimi a dichiarare su #civitanovamarche è delle 20.22. Quello di Meloni di solidarietà alla vittima, delle 21.40. Né immediato, come sostiene lei, né precedente al mio.
— Corrado Formigli (@corradoformigli) July 30, 2022
I messaggi di Salvini, Conte, Tajani
Ma Meloni non è l’unica politica che ha parlato della drammatica vicenda di Alika. Anche Matteo Salvini ha espresso il suo cordoglio: “Una preghiera per Alika e un abbraccio alla sua famiglia, per l’assassino pena certa fino in fondo. Città allo sbando, violenze di giorno e di notte, non se ne può più: la sicurezza non ha colore, la sicurezza deve tornare ad essere un Diritto”.
Anche il leader del M5s, Giuseppe Conte, ha commentato sui social la morte di Alika, domandandosi perché i presenti che hanno ripreso la scena con lo smartphone non siano intervenuti per separare vittima e aggressore.
Anche Antonio Tajani di Forza Italia ha espresso il suo dolore per la vicenda, parlando di “evento estraneo alla natura di Civitanova Marche, da sempre una città aperta, pacifica ed accogliente”.