Caso di peste bubbonica in Cina. Dichiarato lo stato di emergenza
Nella contea di Menghai, provincia meridionale dello Yunnan, un bambino è stato contagiato dal bacillo della peste bubbonica
Torna la paura in Cina. La contea di Menghai, nella provincia meridionale dello Yunnan, ha dichiarato lo stato di emergenza di livello 4 dopo che un bambino di tre anni è risultato positivo al bacillo della peste bubbonica. La notizia viene riportata dal sito dell’amministrazione della contea.
Qualche giorno fa, secondo il comunicato diffuso dall’amministrazione della contea, sono stati ritrovati dagli abitanti di un villaggio numerosi ratti morti. Il personale sanitario ha quindi effettuato test sulla popolazione locale scoprendo il contagio.
Lo scorso agosto, nel nord del paese, due persone erano morte di peste bubbonica.
Il bambino avrebbe sintomi lievi e non ci sarebbero notizie di altre persone contagiate, spiega l’amministrazione.
“Sul posto, è stato istituito un team professionale di esperti per eseguire ispezioni, diagnosi e quarantena, per condurre un’indagine completa sui pazienti con febbre e per attuare l’isolamento e la diagnosi dei pazienti sospetti e varie attività di prevenzione e controllo epidemico”, si legge nel comunicato. Sono in corso attività di disinfestazione per eliminare le pulci dei ratti che veicolano il bacillo.
Come si trasmette la peste
La peste bubbonica è una delle malattie infettive più letali della storia: quella di fine ‘800, partita proprio dalla Cina, uccise 12 milioni di persone.
A causarla è un batterio, il Yersinia pestis. Si trasmette attraverso le punture di pulci parassite di roditori, ratti, scoiattoli, marmotte e cani.
Può uccidere un adulto in meno di 24 ore se non viene presa in tempo, anche se viene curata con antibiotici facilmente disponibili.