Carabinieri all'ex Ilva per emissioni inquinanti a Taranto: inchiesta della Procura sui livelli di benzene
I volumi di benzene rilasciati dall'ex Ilva a Taranto preoccupano e la Procura manda i carabinieri per acquisire documenti: aperta un'inchiesta
Martedì 9 gennaio i carabinieri del Nucleo operativo ed ecologico (Noe) di Lecce si sono recati negli uffici e nelle sedi dell’ex Ilva, lo stabilimento siderurgico di Taranto, per acquisire documenti relativi alle emissioni inquinanti, in particolare in zona cokeria e rispetto al benzene, su richiesta dei pubblici ministeri (pm). Ci sarebbe un’inchiesta aperta su possibili reati di inquinamento ambientale e getto pericoloso di cose.
- I carabinieri all'ex Ilva per le emissioni inquinanti
- I militari erano già stati all'ex Ilva per il benzene
- I dati del rione Tamburi nel 2023
- I reati ipotizzati dalla Procura
- Cos'è il benzene
I carabinieri all’ex Ilva per le emissioni inquinanti
Secondo quanto riferito dalla Gazzetta del Mezzogiorno, negli ultimi mesi sarebbero stati registrati diversi picchi periodici di benzene, segnalati dall’Agenzia per l’ambiente della Regione (Arpa Puglia), anche se non sarebbe mai stato superato il valore soglia fissato dalla norma.
Dopo queste rilevazioni il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, il 22 maggio 2023 aveva firmato un’ordinanza di fermo dell’area a caldo in mancanza di interventi sulla riduzione delle emissioni.
L’ex Ilva, a Taranto
Dopo il ricorso di Acciaierie d’Italia e Ilva in As, la questione era finita sul tavolo dei giudici del Tar di Lecce, col tribunale che aveva concesso la sospensiva, rinviando ulteriormente ogni decisione in attesa del pronunciamento della Corte di Giustizia europea sul tema del danno sanitario connesso ai livelli di inquinamento da benzene.
I militari erano già stati all’ex Ilva per il benzene
Come ricordato dall’Agi, i carabinieri del Noe erano già stati all’ex Ilva per il benzene, inquinante che nel 2023 – secondo Arpa Puglia – ha avuto una media annuale di 3,7 microgrammi per metro cubo di aria contro la media di 3,2-3,3 microgrammi per metro cubo di aria del 2022.
Il valore limite previsto dalla legge è di 5 microgrammi.
I militari, nelle scorse settimane, avrebbero già notificato al direttore, Vincenzo Di Mastromatteo, un provvedimento relativo all’acquisizione di documenti sul controllo degli impianti.
I dati del rione Tamburi nel 2023
Nel noto rione Tamburi, quartiere a due passi dall’acciaieria, la centralina di via Orsini ha segnalato, secondo i dati Arpa:
- 5,9 microgrammi a gennaio 2023;
- 4,6 microgrammi a febbraio;
- 5 microgrammi a marzo;
- 3,9 microgrammi ad aprile;
- 2,8 microgrammi a maggio;
- 3,1 microgrammi a giugno (ultimo dato disponibile).
I reati ipotizzati dalla Procura
La Procura – attraverso i sostituti Mariano Buccoliero e Francesco Ciardo – ipotizza i reati di:
- inquinamento ambientale;
- getto pericoloso di cose.
Cos’è il benzene
Come spiegato in un documento dal Ministero della Salute, il benzene è un:
“composto organico volatile diffusamente presente, la cui principale sorgente nell’aria esterna è costituita dalla benzina per autoveicoli (…). Il benzene è un riconosciuto agente cancerogeno per l’uomo, potendo causare, in particolare, leucemie“.