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Covid, perché cambia l'età mediana dei pazienti positivi

Si abbassa l'età mediana dei positivi al Covid, mentre la variante inglese è diventata predominante in tutta Italia

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Nella nuova conferenza stampa della cabina di regia per l’emergenza coronavirus Silvio Brusaferro, direttore dell’Iss e portavoce del Comitato tecnico scientifico, e Gianni Rezza, direttore generale della Prevenzione presso il ministero della Salute, hanno fatto alcuni chiarimenti sul vaccino AstraZeneca, sulla variante indiana e sull’andamento dell’epidemia di Covid nel nostro Paese. Buone notizie riguardano l’incidenza dell’infezione in Italia. Ne dà notizia l’Ansa.

“In molti Paesi europei c’è una curva in crescita, mentre in Italia c’è una decrescita, ma sempre lenta, della curva. Per quanto riguarda l’incidenza riportiamo due flussi: quello Iss, che vede una decrescita a domenica scorsa, ed è pari a 146 contro 157 della settimana precedente. Il flusso del ministero a ieri sera indica l’incidenza a 148 per 100mila abitanti contro 159 della scorsa settimana”, ha fatto sapere Silvio Brusaferro.

“Calano i casi nelle varie fasce d’età, prova indiretta dell’efficacia della vaccinazione, così come calano i casi tra gli operatori sanitari”, ha spiegato, pur spiegando che è cambiata l’età mediana dei casi di Covid-19 in Italia, che si colloca ora a 42 anni. I più anziani sarebbero infatti protetti dal vaccino, mentre ai più giovani viene raccomandata massima prudenza.

“Il quadro complessivo resta ancora di un livello impegnativo nonostante una diminuzione dei nuovi casi. Tre regioni hanno un Rt maggiore di 1, e anche se l’incidenza è in diminuzione resta ancora elevata. Quindi occorrono misure di mitigazione”, ha sottolineato, facendo riferimento al nuovo cambio di colore di alcune regioni.

Gianni Rezza sul vaccino AstraZeneca: cosa (non) cambia per la seconda dose

“Per il vaccino AstraZeneca per ora non cambia nulla e non sono state prese decisioni diverse rispetto alle ultime settimane e rispetto al pronunciamento dell’Ema. Dunque per AstraZeneca non cambia nulla, perché non ci sono evidenze di eventi avversi con la seconda dose”, ha spiegato Gianni Rezza sull’ipotesi di effettuare il richiamo con un siero diverso.

“Tutto va fatto con enorme cautela. Anche per AstraZeneca abbiamo usato più cautela, mettendo un limite di età per la prima dose. Così per le riaperture bisogna usare cautela e gradualità tenendo sott’occhio tutti gli indicatori precoci di allarme”, ha sottolineato.

Gianni Rezza sulla variante indiana e i tanti contagi da variante inglese

“La variante indiana è da monitorare. In India probabilmente non è quella dominante, e i casi in crescita probabilmente sono dovuti alla variante inglese, anche se sui grandi numeri si riscontrano molti casi. La svolta è rappresentata dalla campagna vaccinale. L’importante è mettere in sicurezza prima di tutto gli anziani e poi procedere con giovani adulti”, ha dichiarato ancora.

“Bisogna mantenere ancora alta l’attenzione, specie nel momento in cui ci sono delle riaperture. Rispetto alle varianti, sta aumentando la capacità di sequenziamento nel Paese. Quella inglese è ora il ceppo predominante ma per fortuna non c’è un aumento rilevante di altre varianti”, ha spiegato Gianni Rezza.

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