Teoria di complotto sul figlio di Boris Johnson: social impazziti
Il figlio del premier inglese Boris Johnson vittima dei complottisti sul web: avrebbe troppi capelli e sarebbe troppo grande per la sua età
Il web impazzisce per il figlio di Boris Johnson, il piccolo Wilfred, nato dall’unione del premier britannico e Carrie Symonds. Dopo la diffusione di una foto della famiglia, sono partite speculazioni e vere e proprie teorie di complotto tra i cibernauti. Il bimbo, nato il 29 aprile, sembrerebbe troppo grande per la sua età, e la folta chioma di capelli ha fatto nascere ulteriori sospetti sui social.
Secondo alcuni utenti, riporta il Corriere della Sera, il neonato ritratto non sarebbe figlio di Boris Johnson. E anzi il leader dei Tories non sarebbe diventato nuovamente padre.
Altri invece non hanno dubbi sul fiocco azzurro a Downing Street. Ma il bimbo sarebbe nato molto prima, quando ancora il primo ministro non aveva ufficialmente divorziato dalla moglie Marina Wheeler. Uno scandalo per un segretario del Partito Conservatore.
La nascita di Wilfred era stata annunciata per l’inizio dell’estate, e le malelingue social pensano che la data sia stata anticipata perché un neonato così grande non sarebbe stato credibile agli occhi dei media.
Inoltre, sottolineano le teorie di complotto riportate dal Corriere della Sera, un bimbo nato prematuro non dovrebbe raggiungere in così poco tempo le dimensioni di quello ritratto nella foto.
Già quando era stata diffusa la prima immagine di Wilfred Johnson, qualcuno aveva notato che il piccolo aveva molti capelli. Troppi, secondo i commentatori del web, per essere appena nato.
Ora alcune presunte incongruenze nella foto diffusa da Downing Street sembrerebbero indicare lo zampino di Photoshop. In particolare i riflessi sul monitor del computer posto davanti alla coppia e al bebè.
Rimane un solo quesito, posto da Luigi Ippolito sul Corriere della Sera, che smentisce tutti i cospirazionisti: “Per quale motivo il primo ministro della Gran Bretagna dovrebbe orchestrare una messa in scena così grossolana?”.