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Bambino guida un motoscafo: “Papà non vedo niente”, ma il padre lo incita per pubblicare il video sui social

Un bambino alla guida di un motoscafo mentre il padre lo incita e lo riprende per postare il video su TikTok. È il terzo episodio dell’estate

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Un bambino guida un motoscafo incitato dal padre. Il bimbo, spaventato, vorrebbe lasciare il timone: “Papà, non vedo niente”. Ma il genitore, che vuole terminare la ripresa per pubblicare il video su TikTok, lo incoraggia: “Dai che ci vedi!”

Per il bambino alla guida arriva infine una anche una lode: “Tu sei il capitano e io sono il tuo marinaio”.

La denuncia di un consigliere regionale

Il pericoloso episodio è andato in scena, si presume, nel golfo di Napoli ed è stato denunciato sulla sua pagina Facebook dal consigliere regionale della Campania Francesco Emilio Borrelli, personaggio pubblico particolarmente attento a evidenziare il degrado ambientale e i malcostumi del territorio e che per la sua militanza è più volte stato minacciato e ha subito danneggiamenti alle sue proprietà.

Il terzo episodio

Quello accaduto il terzo episodio dall’inizio dell’estate. E ogni volta il copione è identico: bambino al timone e padre adulatore che riprende per postare il video sui social.

Il primo episodio è avvenuto lo scorso 30 maggio a Castellammare di Stabia e il secondo il 3 giugno nel Golfo di Napoli.

La condanna del consigliere Borrelli

“Purtroppo nel corso di questa estate”, ha affermato Borrelli, “abbiamo ricevuto numerosi video postati sui social di bambini alla guida di potenti motoscafi”.

“A questo campionario di irresponsabilità e assoluta incapacità genitoriale se ne aggiunge un altro, realizzato da un autore con chiaro accento partenopeo, che mi ha colpito particolarmente”, ha spiegato.

Il “giovanissimo pilota guida a tutto gas“, spingendo un motore da 40 cavalli. Nel mentre però “si lamenta di non riuscire a vedere niente davanti”, dato che “arriva a stento a superare il timone”.

E nonostante questo il genitore “lo obbliga a rimanere seduto” per poter finire di pubblicare il video con il cellulare. “Siamo ormai al delirio totale“.

“La necessità di immortalare questa vergognosa scena, senza alcuna colpa del minore, ha la priorità sull’importanza di evitare drammatici episodi in mare”, ha spiegato ancora il consigliere.

“Non importa se davanti c’è un’altra imbarcazione, un sub, un kayak. Quello che conta è finire il video”, ha concluso Borrelli, invocando l’intervento degli assistenti sociali per verificare se i bambini coinvolti in questi video siano stati costretti dai genitori a tenere anche altri comportamenti pericolosi.

motoscafo Fonte foto: 12RF
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