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Andrea Scanzi sulle elezioni in Sardegna: "Salvini contento se perdesse, Meloni vuole fare il vuoto"

Andrea Scanzi ha parlato dei rapporti fra Matteo Salvini e Giorgia Meloni in vista delle elezioni in Sardegna e dei dissapori nel centrosinistra

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Il centrodestra non sarebbe coeso come Giorgia Meloni lascia intendere e Matteo Salvini sarebbe contento di perdere le elezioni. A sostenerlo è il giornalista Andrea Scanzi, ospite di Lilli Gruber a “Otto e mezzo” su LA7 nella serata di mercoledì 21 febbraio. Scanzi ha suggerito che i rapporti tra Salvini e Meloni siano tesi e che una sconfitta elettorale potrebbe danneggiare più Meloni che Salvini, rappresentado il primo vero colpo ai danni della premier. Ma per il giornalista a rischiare davvero sarebbe il centrosinistra, come sempre consumato dalle divisioni interne.

Andrea Scanzi: “Salvini vuole perdere le elezioni”

Lilli Gruber ha sollecitato Andrea Scanzi sul tema delle elezioni regionali in Sardegna e come si presentano Giorgia Meloni e il centrodestra a questo importante appuntamento.

“Sicuramente il centrodestra è molto più unito del centrosinistra, anche perché ci vuole poco” ha esordito Scanzi. “Da qui a dire che siano coesi e granitici come ha lasciato intendere oggi la Meloni, no.”

“Io credo fermamente che i rapporti fra Salvini e Meloni siano ai minimi storici, e credo che Salvini sarebbe in cuor suo anche un po’ contento se domenica perdesse le elezioni. Perché di fatto le perderebbe più Meloni che Salvini, e a quel punto Salvini ricomincerebbe a prendere un po’ di peso” ha affermato Scanzi.

I rapporti fra Salvini e Meloni secondo Scanzi

“È ovvio che nelle ultime settimane,  negli ultimi mesi, la Meloni giustamente sta decidendo tutto all’interno della propria alleanza” ha chiarito il giornalista.

“Lei da qui a giugno vuole fare il vuoto, non solo nei confronti dell’opposizione ma anche dentro l’alleanza, in maniera tale che dopo le europee possa dire a Tajani – che tutto sommato dirlo a Tajani è facile – ma anche a Salvini, ‘adesso comando io’ ”

“Se perde domenica non cade il Governo, non si avranno delle rivoluzioni copernicane” ha aggiunto Scanzi, “ma se capitasse sarebbe sicuramente il primo ‘ammacco’ vero della Meloni da quando è Presidente del Consiglio”.

I rischi del centrosinistra

La situazione sull’altra sponda politica non è certamente migliore, secondo Scanzi. “Sicuramente il rischio maggiore è del centrosinistra. Quello che sta succedendo ed è successo in Sardegna, in piccolo è quello che può capitare in Italia” ha sostenuto.

“Aldilà del caso Soru, effettivamente anche su scala nazionale c’è una buona parte di elettorato che crede nel campo largo, e poi ci sono Bonino, Calenda e Renzi che non ci credono. Se perde la Todde, io sono sicuro che questi ultimi ricominceranno a dire che M5S e PD non vanno bene insieme. E soprattutto dirà la stessa cosa quella parte del Partito Democratico che non vede l’ora che la linea di Elly Schlein fallisca, per poter dire ‘hai sbagliato, torna a fare quel che vogliamo noi’ ” ha concluso Scanzi.

andrea scanzi matteo salvini giorgia meloni Fonte foto: IPA/ANSA
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