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Allarme vespa orientalis a Roma, interviene la Protezione civile: Capitale a rischio "invasione"

Gli insetti sono attratti dai rifiuti e nidificano nelle intercapedini delle zone centrali della città: a rischio anche le scuole

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A Roma scatta l’emergenza vespa orientale. Più aggressive delle vespe comuni, questi insetti sono riapparsi nella Capitale a distanza di decenni dopo le ultime segnalazioni degli anni ’50 e hanno nidificato in diversi quartieri, attirati dai rifiuti e dalle temperature più elevate. Innumerevoli le richieste di intervento da parte dei cittadini che hanno costretto il Comune ad attivare squadre della Protezione civile pronte a intervenire per disinfestare case e locali pubblici.

Vespa orientalis a Roma: rischio nelle scuole

Il rischio di proliferazione della Vespa orientalis è ancora più grande in vista del ritorno a scuola a settembre. Come spiega l’etologo e zoofilo naturalista, Andrea Lunerti, interpellato da Repubblica “gli istituti non sono frequentati da giugno. C’è la possibilità che la vespa orientalis abbia approfittato per nidificare“.

Motivo per il quale l’esperto ritiene sia “fondamentale effettuare un accurato controllo prima del riavvio dell’attività didattica”.

Per contrastare questa invasione il Comune di Roma ha messo a disposizione dei cittadini romani un numero verde (800 854 854) da contattare in caso di avvistamento di nidi e insetti.

In seguito alla segnalazione, una squadra della Protezione civile sarà pronta a intervenire per bonificare le zone interessate come sta avvenendo in diversi punti della Capitale negli ultimi giorni, in modo particolare i quartieri più centrali: Municipio I, Municipio II, fino a Monteverde.

Vespa orientalis, rischi e come riconoscerla

Già da luglio, lo stesso etologo Andrea Lunerti, si è occupato di eliminare quindici nidi dopo essere stato contattato da privati.

La Vespa orientalis, conosciuta anche come calabrone orientale, è una delle tre specie di vespa attualmente presenti in Europa. A differenza di quelle comuni si più riconoscere per la tinta intensamente rossiccia quasi uniforme, con una larga banda gialla nell’addome e una macchia sulla testa.

Questo imenottero è più diffuso solitamente al Sud Italia, ma l’innalzamento delle temperature medie favorisce la sua proliferazioni anche più a nord. Inoltre la vespa è attratta dai rifiuti che invadono le strade della Capitale, specialmente dai resti di carne.

Il veleno della Vespa orientalis è del tutto simile a quello di un calabrone, ma secondo gli esperti la specie è più aggressiva di altri imenotteri e per questo costituisce un pericolo maggiore per la popolazione allergica al veleno di vespe, api e calabroni.

“Questa vespa, secondo la mia esperienza, è solita nutrirsi di rifiuti organici e in putrefazione come un avanzo di carne. E come cinghiali o topi anche la Orientalis può essere attirata dall’immondizia” ha spiegato ancora Lunerti.

Famiglia aggredita in Francia dalla vespa orientalis

Come a Roma, il fenomeno sta riguardando anche la Francia dove nelle ultime settimane si sono verificati alcuni gravi episodi di aggressione dell’uomo da parte della Vespa orientalis.

Lo scorso 29 agosto una famiglia è stata assalita da uno sciame di questa specie in una località della costa settentrionale del Paese.

Una coppia di trentenni con il loro bambino di 18 mesi stava facendo una passeggiata nel parco pubblico de la Flanerie, a Biache-Saint-Vaast, vicino ad Arras (Passo di Calais) quando sono stati morsi: il padre ha riportato decine di punture ed è stato trasportato in gravi condizioni al centro ospedaliero di Arras, e poi trasferito a Lens visto il peggioramento della sua condizione sanitaria. Anche la madre e il figlio sono stati ricoverati ad Arras, ma con lesioni più lievi.

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vespa-orientale Fonte foto: ANSA
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