Allarme bomba falso sull'aereo, arrestata una hostess argentina: non voleva far partire l'ex fidanzato
Una hostess ferma un volo con un falso allarme bomba per impedire all'ex di raggiungere la nuova compagna
Falso allarme in Argentina. Una hostess della compagnia Aerolineas Argentinas avrebbe, tramite un messaggio al pilota, impedito all’aereo su cui si trovava l’ex fidanzato di partire. L’uomo stava andando negli Stati Uniti, a raggiungere al sua nuova compagna.
L’allarme bomba
Il 28 maggio la polizia argentina ha arrestato a Buenos Aires una donna, Daniela Carbone, hostess della compagnia Aerolineas Argentinas. La 47enne avrebbe generato un falso allarme bomba su uno dei volti della società per cui lavora.
I fatti risalirebbero al 21 maggio. Il messaggio che denunciava la presenza di tre ordigni a bordo del volo AR1304 in partenza proprio dalla capitale argentina e diretto negli Stati Uniti, a Miami sarebbe arrivato tramite l’applicazione di messaggistica istantanea Whatsapp al pilota.
Aereo in attesta dell’imbarco dei passeggeri
Immediatamente l’aereo, che stava ultimando le operazioni di partenza, sarebbe stato fermato e diretto in una zona remota dell’aeroporto. Qui passeggeri ed equipaggio sono stati fatti sbarcare, ma una volta setacciato il velivolo, delle tre bombe non c’era traccia.
Il motivo del falso
Le autorità argentine avrebbero poi rintracciato il cellulare da cui è partito il messaggio. Si tratta di quello della figlia 21enne di Daniela Carbone, la hostess ritenuta responsabile del falso allarme bomba.
Ulteriori indagini avrebbero fatto emergere le motivazioni del gesto della donna. Secondo quanto riporta il sito del quotidiano ‘La Stampa’, sull’aereo fermato lavorava l’ex fidanzato della hostess incriminata.
A Miami, destinazione del volo, si sarebbe trovata inoltre la nuova compagna dell’uomo. Per dispetto quindi Carbone avrebbe fermato l’aereo in partenza con la scusa della bomba, rovinando i piani del proprio ex compagno.
Arrestata l’hostess
Daniela Carbone è accusata ora di intimidazione e interruzione di servizi pubblici. Il messaggio con il finto allarme bomba è inoltre costato alla compagnia aerea circa un milione di dollari.
La conferma sarebbe arrivata dalla stessa compagnia aerea Aerolineas Argentinas, che ha verificato l’avvio di un procedimento penale nei confronti di una propria dipendente.
I rappresentanti della società hanno assicurato che, in caso le accuse contro Carbone fossero confermate, la compagnia prenderà i dovuti provvedimenti data la gravità dei fatti.