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Afghanistan, calciatrici in fuga da talebani: il gesto della Sampdoria

Le campionesse dell'Herat, squadra di calcio femminile dell'Afghanistan, sono in fuga dai talebani: la Sampdoria prova a tendere la mano

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Nel 2001, dopo gli attentati dell’11 settembre, le potenze occidentali hanno occupato l’Afghanistan, costringendo i talebani alla ritirata. In quel contesto sono aumentati gli spazi di libertà, soprattutto per le donne: tra gli esempi più significativi, la nascita di un movimento calcistico femminile.

Prima del ritorno dei talebani, le calciatrici erano circa un migliaio. Adesso in tante sono in fuga, comprese le detentrici del titolo nazionale, le giocatrici dell’Herat. C’è però chi prova a tendere loro la mano, per salvarle.

Afghanistan, calciatrici in fuga da talebani: il gesto della Sampdoria

Alcune giocatrici dell’Herat sono riuscite a scappare, di alcune di loro però non si hanno più notizie.

In Italia c’è chi si sta muovendo per metterle al sicuro, come ad esempio l’ong fiorentina Cospe: “Una quindicina di loro sarebbe riuscita a scappare in Iran – ha dichiarato Pamela Cioni di Cospe al Corriere della Sera -, mentre altre sei, tutte nate tra il 1999 e il 2000, sono ancora lì: ci hanno chiesto aiuto per arrivare in Italia con le famiglie“.

Secondo Cospe si tratta di ragazze giovani e nubili, per cui “il rischio di ritorsioni dei talebani è molto alto. Anche il loro allenatore sta tentando di fuggire. Siamo preoccupati”.

Il presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero, ha offerto la possibilità a una delle ragazze fuggite dall’Afghanistan: “Sono pronto ad accogliere una campionessa del calcio afghano. Lo sport in questo caso è solo un pretesto, il mio è un messaggio di fratellanza e di solidarietà”.

Afghanistan, calciatrici in fuga da talebani: il messaggio dell’ex capitana

In questi giorni ha fatto il giro del mondo il messaggio dell’ex capitana della nazionale femminile afghana, Khalida Popal, che si trova da tempo a Copenaghen.

La Popal ha invitato le calciatrici a cancellare i propri account social e a bruciare le loro attrezzature come misura di sicurezza per evitare le ritorsioni del talebani tornati ora al potere nel Paese.

“Per me è doloroso dire questo – ha aggiunto l’ex capitana – perché ho fatto di tutto per ottenere e conquistare la possibilità di avere una nazionale femminile e di poterci giocare. In questo momento il Paese però sta crollando e mi sembra che tutto quello che è stato fatto sia andato sprecato“.

herat Fonte foto: Getty
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