Aborto, in quali Paesi del mondo l'interruzione di gravidanza è illegale o limitata a determinati casi
Quali sono i Paesi dove l'aborto è illegale e quelli in cui l'interruzione di gravidanza è consentita solo per una ristretta tipologia di casi
Il diritto costituzionale all’aborto è stato abolito negli Stati Uniti con una storica sentenza della Corte Suprema: il massimo organo della giustizia Usa ha ribaltato la sentenza “Roe v. Wade” del 1973 della stessa Corte che garantiva l’accesso all’interruzione volontaria di gravidanza su tutto il territorio nazionale statunitense. Di fatto da ora ogni singolo stato americano potrà decidere di adottare la legislazione che preferisce in materia di interruzione di gravidanza.
Commentando la sentenza, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha detto che ora l’America è “una eccezione nel mondo“. Vediamo dunque come è disciplinato l’interruzione di gravidanza nel mondo e in quali Paesi l’aborto è illegale.
Diritto all’aborto, la situazione negli Stati Uniti
In Usa, su 50 stati più della metà avevano già leggi restrittive in materia di interruzione di gravidanza, in diversi l’aborto è legale solo se costituisce un pericolo di vita effettivo della donna o in caso di stupro.
Tredici Stati, tutti guidati da amministrazioni repubblicane, hanno già approvato leggi molto stringenti sull’aborto legandole proprio all’attesa decisione della Corte Suprema.
Secondo la mappa elaborata dal Center for reproductive rights, dovrebbero salire a 29 gli Stati in cui l’aborto non sarà consentito. L’interruzione di gravidanza resta legale in 21 Stati, ma solo in 9, come California e New York, sarà pienamente garantito.
Quali sono i Paesi in cui l’aborto è illegale
Sempre secondo i dati raccolti dall’ong Center for reproductive rights, sono 24 i Paesi del mondo dove l’aborto è illegale, l’interruzione di gravidanza non è permessa in nessuna circostanza. La maggior parte di questi Paesi è in Africa e Asia, ma con un notevole eccezione: c’è infatti un Paese membro dell’Unione Europea, Malta.
Malta è l’unico Paese Ue in cui l’aborto è illegale
Questo l’elenco dei 24 Paesi in cui l’aborto è illegale: Andorra, Aruba, Congo, Curacao, Repubblica Dominicana, Egitto, El Salvador, Giamaica, Haiti, Honduras, Iraq, Laos, Madagascar, Malta, Mauritania, Nicaragua, Filippine, Palau, Senegal, Sierra Leone, Suriname, Tonga, Striscia di Gaza.
I Paesi in cui l’aborto è consentito solo se la donna rischia la vita
In numerosi altri stati l’aborto è legale ma si può praticare l’interruzione di gravidanza solo in determinati casi.
In 42 paesi l’aborto è consentito solo quando è a rischio la vita della donna in gravidanza: Afghanistan, Antigua & Barbuda, Bahrain, Bangladesh, Bhutan, Birmania, Brasile, Brunei, Cile, Costa D’Avorio, Dominica, Gabon, Gambia, Guatemala, Indonesia, Iran, Isole Marshall, Isole Salomone, Kiribati, Libano, Libia, Malawi, Mali, Messico, Micronesia, Nigeria, Oman, Panama, Papua Nuova Guinea, Paraguay, Siria, Somalia, Sri Lanka, Sud Sudan, Sudan, Tanzania, Timor Est, Tuvalu, Uganda, Emirati Arabi Uniti, Venezuela, Yemen.
I Paesi in cui l’aborto è limitato a motivi sanitari
In altri Paesi l’aborto viene consentito per motivi sanitari e terapeutici per preservare la salute fisica e mentale della donna incinta. Rientrano tra questi casi quando il feto ha delle malformazioni o quando è il frutto di stupro o incesto. Tra questi Paesi anche un membro dell’Unione Europea, la Polonia.
I Paesi che limitano l’aborto in questo modo sono 51: Algeria, Angola, Arabia Saudita, Bahamas, Benin, Bolivia, Botswana, Burkina Faso, Burundi, Camerun, Ciad, Colombia, Isole Comore, Corea del Sud, Costa Rica, Repubblica democratica del Congo, Gibuti, Ecuador, Guinea equatoriale, Eritrea, eSwatini, Ghana, Grenada, Guinea, Israele, Giordania, Kenya, Kuwait, Lesotho, Liberia, Liechtenstein, Malesia, Mauritius, Monaco, Marocco, Namibia, Nauru, Niger, Pakistan, Perù, Polonia, Qatar, Repubblica Centrafricana, Saint Kitts e Nevis, Santa Lucia, Samoa, Seychelles, Togo, Trinidad e Tobago, Vanuatu, Zimbabwe.