La Corte Suprema statunitense ha eliminato il diritto all’aborto a livello nazionale: cosa succede ora
La Corte Suprema Usa ha abolito la tutela federale per il diritto all'aborto, lasciando campo libero ai singoli stati di legiferare in materia
Storica sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti che ha eliminato il diritto all’aborto a livello federale. I nove giudici della Corte, a maggioranza repubblicana, ha ribaltato la sentenza “Roe v. Wade” del 1973 della stessa Corte che garantiva l’accesso all’interruzione volontaria di gravidanza su tutto il territorio nazionale statunitense.
Usa, abolito il diritto all’aborto a livello federale
La sentenza della Corte Suprema ribalta le regole degli ultimi 50 anni abolendo la tutela costituzionale per il diritto all’aborto. Di fatto da ora ogni singolo stato americano potrà decidere di adottare la legislazione che preferisce in materia di interruzione di gravidanza, senza vincoli a livello federale.
Nello specifico la sentenza di oggi, sabato 25 giugno, riguardava la richiesta dello stato del Mississippi di riconoscere la propria legge contro il diritto all’aborto, che vieta l’interruzione di gravidanza dopo 15 settimane di gestazione.
La sentenza era attesa, dato che negli ultimi anni i Repubblicani erano riusciti a far nominare alla Corte Suprema diversi giudici notoriamente anti-abortisti (tre nominati da Trump). Tutti e sei i giudici repubblicani hanno votato per ribaltare la sentenza Roe v. Wade”, i tre nominati dai Democratici contro.
Diritto all’aborto, cosa cambia con la sentenza della Corte Suprema Usa
La sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti che ha eliminato il diritto all’aborto a livello federale ha effetto immediato. E renderà di fatto impossibile l’interruzione di gravidanza in diversi stati americani.
In particolare in tredici stati, tutti guidati da amministrazioni repubblicane, che hanno approvato leggi molto stringenti sull’aborto legandole all’attesa decisione della Corte Suprema. Dei divieti ‘dormienti’ che dovrebbero quindi entrare in vigore nei prossimi giorni.
Gli stati americani in cui sarà vietato l’aborto sono Arkansas, Idaho, Kentucky, Louisiana, Mississippi, Missouri, North Dakota, Oklahoma, South Dakota, Tennessee, Texas, Utah e Wyoming.
Diversi altri stati hanno leggi più restrittive in materia di interruzione di gravidanza, mentre sono solo 16, tra cui California e New York, quelli che riconoscono il diritto all’aborto nelle sue varie forme.
Biden: “Giorno triste per gli Stati Uniti”
“Oggi è un giorno triste per la Corte suprema e il Paese”, ha detto il presidente statunitense Joe Biden commentando la sentenza contro il diritto all’aborto. “La Corte suprema ha tolto un diritto costituzionale agli americani, un diritto già riconosciuto”, ha sottolineato Biden.
Si tratta di una cosa “mai avvenuta prima”, ha aggiunto, spiegando che ora il Paese è “una eccezione nel mondo” occidentale.
Con la sentenza rriveranno leggi “che criminalizzano l’aborto con una logica del 1800, la Corte ha letteralmente riportato indietro l’America di 150 anni“, ha detto il presidente Usa.
Ora “sono a rischio la salute e la vite delle donne nel Paese”, ha aggiunto Biden, spiegando che toccherà al Congresso intervenire per garantire il diritto all’aborto e le libertà personali e ripristinare la sentenza sull’interruzione di gravidanza come legge federale.