A rischio Pete Hegseth, scelto da Trump a capo del Pentagono: pagò la donna che lo accusò di violenza sessuale
Secondo il Washington Post, il capo del Pentagono scelto da Donald Trump, Pete Hegseth, comprò il silenzio della donna che lo accusò di violenza sessuale
Sempre più in bilico la nomina di Pete Hegseth alla guida del Pentagono. Il veterano e conduttore di Fox News voluto da Donald Trump come capo del dipartimento della Difesa, avrebbe comprato il silenzio della donna che l’ha accusato di violenza sessuale. A rivelarlo al Washinton Post è stato l’avvocato dell’anchorman, ribadendo però che si fosse trattato di un rapporto consensuale. Una vicenda che avrebbe preso in contropiede anche lo staff del presidente eletto e che rischia di far saltare la candidatura dell’ex militare, già contestata da diversi esponenti del partito repubblicano.
Le accuse
L’accusa di violenza sessuale nei confronti di Pete Hegseth sarebbe stata rivelata tramite un dettagliato rapporto inviato al transition team di Donald Trump, al lavoro sulle nomine della prossima amministrazione, da un’amica della vittima del presunto stupro.
Il caso risale all’ottobre 2017, quando l’ex militare partecipò come relatore a una conferenza della California Federation of Republican Women, nella città di Monterey. Secondo quanto ricostruito, sarebbe stato in quella occasione che il conduttore Tv avrebbe aggredito sessualmente una 30enne membro dello staff del gruppo conservatore nella sua stanza di albergo, dopo aver bevuto in un bar.
Il candidato alla guida del Pentagono, Pete Hegseth
L’avvocato di Pete Hegseth
Alcuni giorni dopo la vittima avrebbe presentato la denuncia alla polizia della cittadina californiana, che avrebbe riferito come la vittima presentasse lividi su una gamba.
L’episodio non avrebbe avuto seguito, ma nel 2020 Hegseth pagò la 30enne per farle firmare un accordo di riservatezza, dopo che la donna lo avrebbe minacciato di aprire un contenzioso.
Secondo quanto riferito dal legale dell’ex militare, Timothy Parlatore, al momento della presunta violenza, il suo assistito era “visibilmente ubriaco” e ha accettato di pagare una somma non precisata alla donna perché temeva che la rivelazione dell’accaduto avrebbe portato al suo licenziamento da Fox.
“Il signor Hegseth è completamente innocente – ha spiegato l’avvocato – Non solo ha approfittato di lui, ma crediamo che poi gli abbia estorto denaro sapendo che al culmine del movimento MeToo la semplice accusa pubblica avrebbe probabilmente portato al suo licenziamento immediato da Fox News”.
Il commento del portavoce di Donald Trump
L’accusa di violenza sessuale nei confronti di Hegseth potrebbe rimettere in discussione la sua nomina come segretario della Difesa.
Ma dopo la rivelazione, il portavoce della campagna di Trump, Steven Cheung, ha commentato così la notizia: “Hegseth ha negato vigorosamente tutte le accuse e non sono state presentate accuse. Non vediamo l’ora della sua conferma come Segretario della Difesa degli Stati Uniti, così potrà iniziare dal primo giorno a rendere l’America di nuovo sicura e grande”.