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16enne escluso dal locale a Ravenna. Gestori accusati di razzismo replicano: "Non è vero"

Non può entrare al concerto di Capo Plaza. L'associazione 'Mamme per la pelle': "Faremo esposto", i gestori: "Nessun razzismo"

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È in fila all’esterno per assistere al concerto di Capo Plaza, ma il buttafuori gli preclude l’ingresso per via del colore della pelle. È quanto denuncia sui social l’associazione ‘Mamme per la pelle’.

Non può entrare nel locale perché di colore: cos’è successo

Come riporta la nota pubblicata da ‘Mamme per la pelle’, i fatti risalgono a venerdì 12 agosto.

Al Marina Bay di Ravenna era atteso il trapper Capo Plaza e Biniyam, questo il nome indicato dall’associazione, alle 23:15 era fuori dal locale insieme ai suoi amici.

Improvvisamente il ragazzo si è trovato solo, senza i suoi amici. Biniyam è di origini etiopi, e si sarebbe accorto di essere rimasto fuori dal locale insieme ad altri ragazzi di origine nordafricana.

A quel punto il 16enne ha chiamato sua madre, che alloggiava nel camping poco distante dal Marina Bay.

La donna è arrivata a bordo della sua bicicletta e ha chiesto l’intervento di due agenti, che – come riporta la nota di ‘Mamme per la pelle’ – avrebbero risposto: “Ci spiace, signora, il locale può fare quello che vuole, è un luogo privato”.

Nessun ingresso per Biniyam, quindi.

La replica dei gestori

La vicenda ha avuto una forte risonanza.

‘Repubblica’ ha intervistato Francesco Alberoni, direttore artistico del Marina Bay, che ha negato qualsiasi discriminazione razziale:

“Quei ragazzi rimasti fuori sono stati esclusi perché erano stati visti bere da bottiglioni giganti davanti al nostro locale o perché avevano già causato problemi. È una scelta fatta unicamente per la tutela di chi viene semplicemente a divertirsi. Chi beve troppo da noi non entra se è maggiorenne, figuriamoci se è minorenne”.

Quindi: “Non c’entra il colore della pelle e non c’è stata alcuna discriminazione da parte dei buttafuori: all’ingresso abbiamo una lista di persone indesiderate che sono state segnalate in precedenza perché hanno causato problemi all’interno del locale o perché sono arrivate ubriache”.

L’esposto in Procura

‘Mamme per la pelle’, nella persona della fondatrice Gabriella Nobile, riferisce che verrà presentato un esposto in Procura.

Sempre la Nobile, ascoltata dall”ANSA’, ha riferito di essere già in contatto con l’avvocata Alessandra Ballerini, stessa legale – scrive ‘Repubblica’ – del caso Giulio Regeni.

Il Marina Bay e i suoi gestori vengono tacciati di razzismo, mentre lo staff del locale si difende e sostiene che il ragazzo fosse già noto per altri episodi e che per questo non gli sarebbe stato concesso l’ingresso al locale.

A Pordenone, nel mese di giugno 2022, si era registrato un episodio di razzismo da parte di alcune aziende per due studenti magrebini nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro.

concerto Fonte foto: iSTOCK
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