007, Conte modifica la legge a sorpresa: l'ira di Meloni
Cambia nella notte la legge sui servizi segreti del governo: Giorgia Meloni attacca duramente, Palazzo Chigi chiarisce
Nel provvedimento che allunga lo stato di emergenza fino al 15 ottobre, sarebbe spuntata “a sorpresa” una norma che consente al premier Conte di prorogare la dirigenza dei servizi segreti per altri quattro anni: a rivelarlo è stato un articolo del Corriere della Sera. Durissimi i commenti degli esponenti dell’opposizione, tra cui la leader di Fratelli D’Italia Giorgia Meloni.
Conte e la proroga agli 007, il commento di Meloni
“È gravissimo – ha dichiarato Meloni, come riporta Ansa – che con il ‘favore delle tenebre’ il governo modifichi la legge sulla nomina dei direttori dei servizi segreti senza darne comunicazione alcuna”.
“Il presidente del Consiglio – ha aggiunto – non ne ha fatto menzione in Parlamento quando ha illustrato nei particolari i contenuti del decreto legge sullo stato di emergenza che riteneva necessario realizzare, come non ne ha fatto menzione la risoluzione presentata dalla maggioranza a conclusione del dibattito e approvata dal Parlamento”.
Inoltre, a detta di Giorgia Meloni, “non sono stati avvertiti in via preventiva i componenti del Copasir, non è stata fatta alcuna menzione nel comunicato di Palazzo Chigi che illustrava i contenuti del decreto approvato nella notte dal Consiglio dei ministri”.
“Si modifica per decreto una cosa delicatissima come la legge sui servizi segreti, all’insaputa di tutti e in spregio alle Istituzioni. Se l’avesse fatto un governo di destra come sarebbe stato definito? Un golpe?». È quanto dichiara il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.
La nota di Palazzo Chigi: il chiarimento sugli 007
Sulla questione è intervenuta la stessa presidenza del Consiglio, che ha spiegato il lavoro svolto da Giuseppe Conte, chiarendo “che la modifica normativa introdotta con il decreto-legge 30 luglio 2020, n. 83 non determina in alcun modo un aumento della durata degli incarichi dei direttori del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (DIS), e delle due Agenzie per le informazioni e sicurezza (AISE e AISI), che rimane quella fissata dalla legge 3 agosto 2007, n. 124, (legge richiamata nello stesso articolo del Corriere), cioè di 4 anni per il primo incarico più un massimo di 4 anni successivi”.
Tuttavia, si spiega da Palazzo Chigi, “la nuova norma si limita a introdurre la possibilità che vi siano più provvedimenti successivi di rinnovo dell’incarico, anziché uno solo, senza alcuna modifica del limite massimo temporale di permanenza negli incarichi stessi”.